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martedì 18 Novembre 2025

Borse di studio in memoria dei caduti di Nassiriya: un gesto per il futuro lombardo.

Nel cuore della Lombardia, un gesto di profonda memoria e impegno civile ha visto il Presidente della Regione, Attilio Fontana, e l’Assessore alla Sicurezza, Romano La Russa, presiedere la consegna delle “Borse di studio in memoria dei caduti di Nassiriya – anno 2024/2025” a quattordici istituti secondari di secondo grado dislocati in nove province.

Un’iniziativa che trascende la mera commemorazione, configurandosi come un investimento nel futuro dei giovani lombardi, testimoni e custodi di una ferita ancora aperta nella coscienza nazionale.

La cerimonia, arricchita dalla presenza della consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Paola Bulbarelli, promotrice della mozione che ha sancito l’istituzione delle borse di studio con il sostegno unanime del Consiglio regionale, ha rappresentato un momento di riflessione sulla complessità del ruolo dell’Italia nel contesto internazionale e sul costo umano della ricerca della pace.

Il Presidente Fontana ha definito il ricordo dei caduti di Nassiriya come una “pagina dolorosa ma fondamentale” della storia recente, sottolineando come l’attacco alla base militare “Maestrale” abbia rappresentato un trauma collettivo, un punto di rottura nella percezione della sicurezza e della vulnerabilità del Paese.

Il sacrificio di quei soldati e civili, impegnati in una missione di stabilizzazione e ricostruzione, ha lasciato un segno indelebile nella memoria del popolo italiano.

L’Assessore La Russa ha evidenziato come l’assegnazione delle borse di studio non si limiti a un omaggio postumo, ma si traduca in un rinnovato impegno alla conservazione della memoria e alla gratitudine verso coloro che hanno pagato con la vita il prezzo della missione “Antica Babilonia”.

Un impegno che si proietta verso le nuove generazioni, chiamate a comprendere le sfumature del ruolo dell’Italia nel mondo e ad abbracciare i valori di pace, giustizia e solidarietà.
La consigliera Bulbarelli ha fornito un’illuminante testimonianza dell’origine di questa iniziativa, rivelando come la sua genesi sia stata sollecitata direttamente dalla famiglia di Filippo Merlino, sottotenente dei Carabinieri deceduto a Nassiriya.

La richiesta di riconoscimento formale, attraverso l’assegnazione della medaglia d’oro alla memoria, simboleggia il desiderio di celebrare la missione “Antica Babilonia”, volta a promuovere la pace e la ricostruzione in Iraq.

La mancata assegnazione di questa onorificenza, a distanza di ventidue anni dalla tragedia, sottolinea una lacuna nella corretta valorizzazione del contributo italiano in quel contesto.
Le borse di studio, quindi, si configurano come un ponte tra passato e futuro, un modo per onorare il sacrificio dei caduti di Nassiriya e per sostenere il percorso formativo di giovani che, ispirati da quei valori, si apprestino a costruire un futuro di pace e progresso per l’Italia e il mondo.
L’iniziativa non è solo un atto di memoria, ma un investimento strategico nel capitale umano lombardo, volto a formare cittadini consapevoli, responsabili e impegnati nel perseguimento di un mondo più giusto e sicuro.

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