Mattarella e il gesto che scalda il cuore al CNAO di Pavia

0
12

La visita presidenziale al Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia si è conclusa con un momento di profonda umanità, un gesto che ha trascendentato il protocollo e toccato le corde più sensibili di chi era presente.
Sergio Mattarella, dopo aver preso possesso dell’auto che lo attendeva per il trasferimento al Castello Visconteo, si è ritrovato a essere richiamato da un piccolo paziente, un fragile simbolo di speranza e resilienza nel cuore di una struttura all’avanguardia nella lotta contro il cancro.

Abbandonando temporaneamente la sua agenda ufficiale, il Presidente ha dimostrato un’attenzione che va oltre le formalità, scendendo dall’auto per un breve, ma significativo, incontro con il bambino.

Un atto di vicinanza che ha suscitato un’ovazione spontanea, manifestazioni di affetto e apprezzamento che ne hanno esaltato l’umanità e la dedizione al ruolo.

L’episodio si è intrecciato con un’iniziativa di solidarietà promossa dal Cral del Policlinico San Matteo, illustrata brevemente a Mattarella da Pietro Castellese.

L’iniziativa, incentrata sulla vendita di zucche, mira a raccogliere fondi per il Patriarcato Latino di Gerusalemme, guidato dal Cardinale Pierbattista Pizzaballa, figura chiave nell’assistenza umanitaria verso le popolazioni della Striscia di Gaza.

Un gesto di compassione che riflette la sensibilità del personale sanitario e l’impegno del Policlinico verso le comunità più vulnerabili, estendendosi oltre i confini nazionali.

Prima della sua partenza, il Presidente ha espresso la sua gratitudine al personale del CNAO, riconoscendo il valore imprescindibile del loro lavoro.

Il CNAO, infatti, rappresenta un’eccellenza italiana nella ricerca e nell’applicazione di trattamenti innovativi per la cura del cancro, incarnando un modello di speranza e progresso scientifico al servizio della salute pubblica.
La visita presidenziale, pertanto, ha avuto il significato di celebrare non solo le conquiste mediche, ma anche l’impegno umano che le accompagna, un impegno che si traduce in cura, compassione e solidarietà verso chi soffre.

L’incontro con il piccolo paziente, l’iniziativa di solidarietà per Gaza e i ringraziamenti al personale del CNAO hanno contribuito a delineare un quadro completo di un’esperienza profondamente umana e significativa.