Nuovo radar in Lombardia: più occhi sul meteo per la regione

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L’impegno della Lombardia nella sorveglianza e previsione dei fenomeni meteorologici si consolida con il progressivo potenziamento della rete radar di Arpa Lombardia.
L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale sta per inaugurare un nuovo strumento a Pavia, destinato a entrare in servizio nel corso del prossimo anno, ampliando significativamente la sua capacità di monitoraggio del territorio.

Questo nuovo radar si aggiunge agli strumenti già attivi a Desio (Monza) e Flero (Brescia), unitamente al radar meteorologico mobile attualmente dislocato a Bormio (Sondrio), in vista dei Giochi Invernali del 2026.

La decisione riflette un investimento strategico per la resilienza del territorio e la salvaguardia della popolazione, in linea con l’importanza attribuita alla meteorologia estrema e alle sue conseguenze.

L’evento è stato presentato nel contesto del Convegno Nazionale di Radarmeteorologia (RadMet2025.
IT), una piattaforma di confronto e scambio di conoscenze che riunisce esperti e professionisti da tutta Italia e dall’estero.

Il convegno, ospitato a Palazzo Lombardia, ha offerto una panoramica completa sullo stato dell’arte della radarmeteorologia, con particolare attenzione alle sfide poste dai cambiamenti climatici e all’incremento di eventi meteorologici avversi.
Le presentazioni e le discussioni hanno coinvolto rappresentanti di 11 università e istituti di ricerca italiani, 5 istituti internazionali, agenzie ambientali, servizi meteorologici regionali e il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, testimoniando la natura multidisciplinare e l’importanza cruciale di questa disciplina.

Il direttore generale di Arpa Lombardia, Fabio Cambielli, ha sottolineato come la regione si collochi tra le realtà più avanzate in questo settore, grazie a un investimento continuo in tecnologie all’avanguardia e alla formazione di personale qualificato.

L’integrazione dei radar lombardi nella rete nazionale ha permesso di migliorare significativamente la precisione delle previsioni e l’efficacia delle operazioni di allerta precoce, contribuendo a ridurre i rischi per la popolazione e a proteggere le infrastrutture.
Il convegno ha visto anche la partecipazione di enti di prestigio come l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e l’Ersaf (Ente Regionale per le Sovvenzioni Agricole e l’Innnovazione in Agricoltura), confermando l’importanza della radarmeteorologia non solo per la protezione civile, ma anche per la gestione sostenibile del territorio e delle risorse naturali.

L’attenzione si è focalizzata sull’analisi dei dati radar per la valutazione del rischio idrogeologico, la gestione delle risorse idriche e la prevenzione dei danni derivanti da eventi atmosferici intensi, con l’obiettivo di sviluppare strategie di adattamento e mitigazione sempre più efficaci.

Il futuro della radarmeteorologia è dunque strettamente legato alla capacità di integrare le informazioni radar con altri dati ambientali e sociali, al fine di fornire un supporto decisionale sempre più puntuale e tempestivo.