Ricercatore palestinese a Pavia: un gesto di solidarietà e speranza

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L’accoglienza di un ricercatore palestinese proveniente da Gaza a Pavia rappresenta un gesto significativo di solidarietà e un esempio tangibile di come l’impegno accademico e la cooperazione internazionale possano offrire opportunità concrete in contesti complessi.

Questa iniziativa, il cui culmine è l’arrivo del ricercatore, si inserisce nel più ampio progetto Iupals, un’iniziativa promossa dalla Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) con il prezioso supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’Università e della Ricerca e della diplomazia italiana rappresentata dal Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme.

Il programma Iupals ha mobilitato una risorsa considerevole: 152 borse di studio offerte da ben 35 università italiane, a testimonianza di un impegno diffuso e condiviso.

L’Università di Pavia, con una storia di ventennale attività di supporto alla popolazione palestinese, ha intensificato il proprio ruolo in questo ambito, concedendo quest’anno l’accesso ai propri corsi di laurea e master a dieci studenti palestinesi.
Un numero significativo, sette dei quali beneficiari di borse di studio finanziate direttamente dall’Ateneo, dal Master in Cooperazione e Sviluppo e da un ampio network di associazioni private.

Questa vocazione all’apertura e all’inclusione, tipica di una comunità universitaria impegnata nella promozione dei valori di giustizia e equità, si traduce in un’offerta formativa accessibile e di alta qualità.
Il ricercatore giunto a Pavia, beneficiario di una prestigiosa borsa Cicops (Commissione Internazionale per la Cooperazione allo Sviluppo), svolgerà attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali.
La sua presenza rappresenta un’opportunità di scambio e arricchimento reciproco, favorendo l’innovazione e la creazione di nuove prospettive nel campo della ricerca economica.

L’impegno dell’Università, in sinergia con Aics (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) e con il contributo del deputato Alessandro Cattaneo, si estende all’attività di sensibilizzazione presso il Consolato gerusalemita, con l’obiettivo di facilitare l’ingresso e l’immatricolazione di tutti gli studenti ammessi, superando gli ostacoli burocratici e le difficoltà logistiche.
L’accoglienza di questa figura di rilievo è stata resa possibile grazie a una rete di solidarietà che trascende i confini istituzionali.

Il Cicops dell’Università di Pavia, l’Associazione Amici della Mongolfiera, il Comune di Pavia, la Caritas e, a titolo personale, una cittadina pavese che ha offerto alloggio, testimoniano l’impegno concreto di una comunità che si fa carico di accogliere e supportare chi proviene da contesti fragili.

Questo gesto di umanità, che va oltre la semplice assistenza materiale, riflette un profondo senso di responsabilità e una visione di un futuro basato sulla collaborazione e sulla comprensione reciproca.

L’arrivo del ricercatore non è solo un’acquisizione per l’università, ma un atto di speranza per il futuro della regione e un simbolo di come l’istruzione possa essere un ponte tra culture e un motore di cambiamento positivo.