mercoledì 3 Dicembre 2025

Como, miracolo in montagna: Jiri Marzi sfida la morte

Il 27 settembre, la Marathon Trail del Lago di Como è stata teatro di un evento drammatico che ha messo a dura prova la resilienza di un giovane atleta e la capacità di risposta di un sistema complesso di soccorso.
Jiri Marzi, diciotto anni, si è disperso durante la competizione, precipitando in una situazione di gravissima ipotermia che lo ha sospeso a un filo, tra la vita e la morte per oltre un’ora.

La sua sopravvivenza è il risultato di un intervento straordinario, una sinergia impeccabile tra diverse realtà specializzate: il Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco, l’elisoccorso di Como e Sondrio, e il team ECMO dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, centro di eccellenza regionale nella gestione delle ipotermie accidentali di tale gravità.
Jiri, visibilmente emozionato durante la sua testimonianza a Palazzo Lombardia, ha attribuito la sua salvezza esclusivamente al merito dei soccorritori, definendo l’accaduto un vero e proprio miracolo.
La sua esperienza tangibile incarna il valore inestimabile della collaborazione e della preparazione, elementi cruciali in contesti di emergenza che si manifestano in ambienti ostili e imprevedibili come le zone montane.
L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha utilizzato la vicenda di Jiri come esempio emblematico di ciò che un sistema di protezione civile efficiente e ben coordinato può realizzare.
Non si tratta solo di welfare, ma di un quadro più ampio che include la gestione dell’emergenza e la protezione civile.
La sua riflessione sottolinea come la performance del sistema sia direttamente proporzionale alla capacità di ogni singolo attore di eccellere nel proprio ruolo e di agire in perfetta armonia con gli altri.
L’episodio solleva interrogativi importanti sulla sicurezza negli eventi sportivi di trail running, che si svolgono sempre più frequentemente in ambienti montani impervi.

La corretta valutazione dei rischi, la preparazione degli atleti, la presenza di personale medico e di soccorso adeguatamente formato e equipaggiato sono elementi imprescindibili per prevenire tragedie simili.

Inoltre, la necessità di una comunicazione efficace e tempestiva tra gli organizzatori, i partecipanti e le autorità competenti assume un’importanza vitale.
La storia di Jiri Marzi rappresenta non solo una vicenda personale drammatica, ma anche una preziosa lezione per l’intera comunità, un monito a valorizzare e a rafforzare i sistemi di soccorso, a promuovere la cultura della prevenzione e a celebrare il coraggio e la professionalità di coloro che, quotidianamente, si dedicano a salvare vite umane.
È un esempio di come la fragilità umana possa essere affrontata con competenza, determinazione e spirito di squadra, trasformando una potenziale tragedia in una storia di speranza e resilienza.

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