La presentazione ufficiale dei nuovi carabinieri al Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, ha visto tra i trenta militari anche due figure particolarmente significative: Stefano e Stefania Sandu, fratelli e sorelle di ventiquattro e ventuno anni.
La loro presenza non solo arricchisce il panorama umano dell’Arma, ma incarna anche una storia di resilienza, impegno civico e profonda gratitudine verso l’Italia che ha accolto la loro famiglia.
Stefania, assegnata alla Compagnia Carabinieri di Luino, e Stefano, in servizio presso il presidio di Malpensa, condividono un sogno coltivato fin dall’infanzia, un sogno che ora si concretizza nell’onore di indossare la divisa dei Carabinieri.
L’emozione è palpabile non solo nei loro occhi, ma anche in quello dei genitori, testimoni di un percorso intriso di significato.
Le radici dei due giovani militari affondano nella Romania post-Ceaușescu.
La loro storia familiare è un racconto di coraggio e speranza: il padre, a seguito della caduta del regime, intraprese un lungo e arduo viaggio a piedi verso l’Italia, un atto di fede nel futuro e nella possibilità di una vita migliore.
La famiglia Sandu ha poi trovato casa in provincia di Torino, affrontando le sfide di un contesto urbano non sempre facile, un quartiere dove le tentazioni del marginalismo avrebbero potuto prevalere.
Ma Stefano e Stefania hanno scelto un percorso diverso, una via improntata all’etica e alla responsabilità.
La loro decisione di abbracciare la carriera militare non è solo una scelta professionale, ma una dichiarazione di intenti: quella di ergersi a baluardo dell’ordine, della legalità e della disciplina, principi cardine su cui si fonda la convivenza civile.
Il loro arrivo, provenienti dal 144° corso carabinieri in ferma volontaria, rappresenta un contributo fresco e dinamico alle forze dell’ordine, testimonianza di un legame profondo con il territorio e un sincero desiderio di servire la comunità.
La loro storia, da migranti a custodi dell’ordine, è un potente simbolo di integrazione e di cittadinanza attiva, un esempio luminoso per le nuove generazioni.







