lunedì 29 Dicembre 2025

denari in ed altra musica, quale è stato il contanti.denaro il debito di denaro contanti di denaro contanti ebanche, che si è, che, ingenti capitali di valore, quale sia il tutto il denaro.

Un’operazione senza precedenti della Guardia di Finanza ha inferto un duro colpo al commercio illegale di prodotti di lusso, smantellando due sofisticate filiere di contraffazione che si estendevano su ampio territorio nazionale.

L’azione, che ha coinvolto oltre ottanta finanzieri, ha portato al sequestro di una quantità impressionante di articoli falsi – borse, foulard, cinture, calzature e accessori – a marchio Hermes, Louis Vuitton, Yves Saint Laurent, Chanel, Gucci e Prada, per un valore complessivo stimato in milioni di euro.

Le indagini, condotte in parallelo nelle province di Como, Varese, Milano, Firenze, Prato, Napoli e Vicenza, hanno permesso di identificare e colpire ventiquattro individui sospettati di essere attivamente coinvolti nella produzione e distribuzione di questi prodotti illeciti.
L’azione non si è limitata al sequestro della merce contraffatta, ma ha portato alla scoperta di ingenti somme di denaro contante – 620.000 euro, di cui spiccano 47 banconote da 500 euro e 147 da 200 euro – e alla confisca di tre autovetture di lusso utilizzate per il trasporto della merce illecita.

La prima filiera svelata si presentava come una rete ramificata, che univa soggetti di nazionalità italiana e cinese in un’organizzazione volta alla produzione e vendita di articoli griffati.
L’infrastruttura operativa includeva un capannone clandestino nell’hinterland milanese, equipaggiato con macchinari industriali, matrici di lavorazione, minuteria metallica e un notevole stock di pellame e tessuti tecnici, destinati alla realizzazione di borse contraffatte.
Parallelamente, un laboratorio domestico, abilmente ricavato all’interno di un’abitazione milanese, si occupava dell’assemblaggio dei prodotti semilavorati e degli accessori.

La distribuzione finale avveniva tramite corrieri, che consegnavano la merce a rivenditori, alcuni dei quali disposti a collaborare per profitto, altri operanti in una situazione di evidente illegalità e sfruttando piattaforme digitali per la pubblicità e la vendita.
La seconda filiera, gestita da un cittadino italiano con legami a un opificio milanese specializzato nella lavorazione della pelletteria, si distingueva per la sua capacità di replicare fedelmente i modelli originali.

Questo livello di sofisticazione suggerisce una profonda conoscenza dei processi produttivi e una rete di contatti consolidata nel settore.
Le indagini hanno inoltre evidenziato un significativo divario di prezzo tra i prodotti contraffatti e quelli autentici.

Borse di alta gamma, che nel mercato legale raggiungono valori compresi tra 1.000 e 5.000 euro, venivano offerte a prezzi compresi tra 300 e 700 euro, a seconda della griffe.
Questa differenza, pur allettante per i consumatori, rappresenta un danno economico rilevante per i produttori originali e un’erosione del valore del marchio, oltre a generare un’evasione fiscale considerevole.
L’operazione della Guardia di Finanza rappresenta un passo importante nella lotta contro la contraffazione, un fenomeno che non solo danneggia l’economia legale, ma alimenta anche attività criminali di varia natura.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap