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lunedì 10 Novembre 2025

Evasione shock: Del Grande, l’uomo dei fornai, è fuggito

Il crepuscolo di giovedì ha assistito a una rocambolesca evasione, un atto di sfida silenzioso e premeditato da parte di Elia Del Grande, l’uomo che, quasi tre decenni fa, scatenò un’ondata di terrore a Cadrezzate, strappando la vita ai suoi genitori e al fratello.
La sua fuga, filmata in modo inatteso dai sistemi di videosorveglianza di Castelfranco Emilia, si è concretizzata attraverso un’improvvisata corda, assemblata con fili e cavi recuperati, forse sottratti a un cantiere edile, un’immagine crudele e suggestiva di disperazione e ingegno distorto.

L’evento ha riaperto una ferita profonda nella coscienza collettiva italiana, riportando alla luce un passato di violenza inaudita.

La “strage dei fornai”, come venne definita la mattanza del gennaio 1998, aveva già lasciato un segno indelebile, un’eco di dolore e di rabbia ancora viva.
Del Grande, dopo anni di detenzione, aveva ottenuto la possibilità di una vita in libertà, ma la sua storia, apparentemente conclusa, si è rivelata tutt’altro che definitiva.

La scomparsa è ora oggetto di un’indagine complessa e capillare.
Le forze dell’ordine, supportate dalla polizia penitenziaria, stanno setacciando un’area vasta, focalizzando l’attenzione non solo sui dintorni di Castelfranco Emilia, ma anche sul Varesotto, luogo delle sue origini e teatro della tragedia, e sulla Sardegna, dove si era trasferito dopo aver scontato la pena.

L’analisi delle immagini di sorveglianza e la raccolta di testimonianze potenziali rappresentano gli strumenti principali per ricostruire il suo percorso e anticiparne le mosse.
L’ombra di un complice si allunga sulla vicenda.

La recente visita della sua compagna, precedente all’evasione, solleva interrogativi inquietanti.

La sua presunta partecipazione a una precedente, fallita, evasione dal carcere di Pavia nel 2015, suggerisce una pianificazione meticolosa e la possibilità di un aiuto esterno.

La donna, ora sotto stretta sorveglianza, potrebbe detenere la chiave per svelare il mistero e fornire elementi cruciali per la sua cattura.

La fuga, più che un atto impulsivo, si configura come un’operazione elaborata, un tentativo disperato di cancellare il passato e ricostruire una nuova identità, un’illusione destinata, forse, a infrangersi contro la forza inesorabile della legge e della memoria.

Il caso Del Grande, lungi dall’essere risolto, si trasforma in un complesso intreccio di indagini, sospetti e interrogativi che rimangono sospesi nell’aria, alimentando l’inquietudine e il timore.

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