La Regione Lombardia ha recentemente onorato la memoria dei caduti di Nassiriya con la consegna di quattordici borse di studio destinate a studenti di scuole secondarie di secondo grado in nove province: Brescia, Como, Cremona, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia e Varese.
L’iniziativa, promossa dal Presidente Attilio Fontana e dall’Assessore alla Sicurezza Romano La Russa, si configura come un atto di profonda riflessione e riconoscimento verso coloro che hanno perso la vita in servizio per la pace e la stabilità internazionale.
L’evento, arricchito dalla presenza della consigliera regionale Paola Bulbarelli, testimonia un impegno istituzionale radicato.
La sua figura è stata cruciale nell’iter di approvazione della mozione consiliare, unanimemente sostenuta, che ha formalmente istituito le borse di studio.
Questo gesto collettivo sottolinea la condivisione di un sentimento di rispetto e gratitudine verso le vittime della tragedia di Nassiriya.
Il Presidente Fontana, nel suo intervento, ha descritto l’attentato alla base militare ‘Maestrale’ come un evento traumatico che ha lasciato un’impronta indelebile nella coscienza nazionale, un momento di profonda commozione e riflessione sul prezzo della sicurezza e della missione di pace.
La consegna delle borse di studio rappresenta un modo concreto per mantenere viva la memoria di questo sacrificio e per trasmetterla alle nuove generazioni.
L’Assessore La Russa ha ampliato il concetto, evidenziando come l’iniziativa non si limiti ad un mero ricordo, ma si traduca in un rinnovato impegno a onorare il sacrificio dei Carabinieri, Militari e Civili caduti, e a preservare la memoria collettiva di quell’evento.
Il progetto si inserisce in un percorso più ampio di valorizzazione del patrimonio di valori e di impegno civile che ha contraddistinto la missione italiana in Iraq.
La consigliera Bulbarelli ha fornito un dettaglio significativo che illustra la genesi dell’iniziativa: il contatto diretto con il figlio del sottotenente Filippo Merlino, uno dei carabinieri deceduti a Nassiriya.
Questa richiesta personale ha stimolato l’azione politica che ha portato all’approvazione della mozione e all’istituzione delle borse di studio.
La consigliera ha inoltre sottolineato la necessità di riconoscere formalmente il valore di questi uomini e donne attraverso l’assegnazione della medaglia d’oro alla memoria, un riconoscimento ancora pendente a ventidue anni dalla tragedia.
L’obiettivo è, quindi, recuperare un atto formale che simboleggi il tributo dovuto a coloro che hanno contribuito alla missione ‘Antica Babilonia’, volta alla costruzione di un Iraq pacificato e alla ricostruzione del paese.
La vicenda evidenzia come l’impegno politico possa derivare da un bisogno personale e si traduca in un atto concreto di giustizia e di memoria.







