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Acqui Storia: Memoria, Identità e Futuro tra Passato e Presente

Il Premio Acqui Storia, nato dall’ombra tragica della Divisione Acqui, decimata a Cefalonia nel settembre del ’43, trascende il semplice riconoscimento letterario.

Si erge a monito e a guida, un faro che illumina il cammino del presente attraverso la lente del passato.
Come affermato dal direttore artistico Roberto Giacombo durante la cerimonia di chiusura, la storia non è una mera rievocazione di eventi remoti, ma un potente strumento di comprensione del nostro tempo, un’analisi critica che informa le scelte del futuro.

La 58ª edizione, celebrata nel suggestivo Teatro Ariston di Acqui Terme, ha visto premiati autori e istituzioni che, con sensibilità e rigore, hanno affrontato temi cruciali della nostra identità nazionale e globale.

Giovanna Tosatti, con la sua rigorosa “Storia della Polizia.
L’ordine pubblico in Italia dal 1861 a oggi”, ha illuminato un aspetto spesso marginalizzato della vita civile, restituendo complessità e contraddizioni a un’istituzione fondamentale.
Mario Avagliano e Marco Palmieri, con “Italiani d’America”, hanno tracciato un affresco vivido e commovente delle comunità emigrate, intessendo un racconto di resilienza, speranza e profonda connessione con le radici.
Marco Balzano, con il suo romanzo storico “Bambino”, ha dato voce ai silenzi, svelando la fragilità dell’innocenza e la brutalità del conflitto.

Manlio Castagna, con “Di fuoco e seta”, ha affascinato i lettori più giovani, offrendo una porta d’accesso al passato attraverso una narrazione avvincente.

L’Istituto Galileo Galilei di Macomer si è distinto nell’ambito dell’History Lab, dimostrando come l’approccio storico possa essere stimolante e innovativo anche tra i più giovani.

I “Testimoni del Tempo”, figure di spicco nel panorama giornalistico e culturale come Enrico Mentana e Fabio Tamburini, e l’associazione Nihon Hidankyo, rappresentante delle vittime delle bombe atomiche giapponesi, hanno portato con sé storie di coraggio, testimonianza e impegno civile, arricchendo il dibattito e alimentando la consapevolezza collettiva.
Il Premio alla carriera a Francesco Traniello, figura di riferimento negli studi storici, e il riconoscimento “La storia in TV” a Carlo Degli Esposti, produttore di contenuti di qualità, hanno sottolineato l’importanza della divulgazione storica e la necessità di valorizzare il patrimonio culturale nazionale.
L’Istituto Alcide Cervi, premiato con l’Acqui Storia, incarna l’impegno costante per la promozione della libertà, della cultura e della coscienza civile, valori imprescindibili per la costruzione di una società più giusta e democratica.
Il “Made in Italy”, rappresentato dalla Marina Militare e da Difesa e Servizi Spa con il “Tour Mondiale Vespucci.

Villaggio Italia”, ha celebrato l’eccellenza italiana nel mondo, testimoniando la capacità di coniugare tradizione e innovazione, forza e diplomazia.

Il futuro del Premio Acqui Storia si preannuncia ricco di novità, come annunciato dal sindaco Danilo Rapetti, che ha sottolineato come l’Alto Monferrato si confermi un polo culturale di primaria importanza.

Le testimonianze dei premiati, un coro di voci che risuonano dalla profondità del passato, hanno reso evidente il ruolo cruciale della storia come motore di cambiamento e come bussola per orientarsi nel complesso panorama del presente.

Il Premio Acqui Storia non è solo un riconoscimento, ma un investimento nel futuro, un impegno costante per tramandare la memoria e per costruire un mondo più consapevole e pacifico.

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