Ad Alessandria, nel cuore pulsante del Piemonte, si è solennemente inaugurato il 27° Raduno del Primo Raggruppamento Francia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, un evento che trascende la mera celebrazione militare per divenire un profondo atto di ricordo, identità e proiezione verso il futuro.
Il gesto simbolico della deposizione della Corona alla lapide sulla facciata della Chiesetta degli Alpini, seguito dall’alzabandiera in piazza Garibaldi, ha segnato l’inizio di tre giorni intensi, permeati dai colori del Tricolore e dai valori imprescindibili delle Penne Nere.
L’iniziativa, voluta e promossa dalla Sezione ANA Alessandria, si configura come un’occasione per rinsaldare il legame tra la comunità alpina, le istituzioni e i cittadini, con un’attenzione particolare verso la partecipazione attiva di tutti.
La distribuzione di circa duemila bandierine, disseminate nelle cassette postali dei palazzi lungo il percorso della sfilata conclusiva, testimonia l’impegno a rendere questo momento di festa un’esperienza condivisa e inclusiva, estendendo il senso di appartenenza e l’orgoglio alpino all’intera città.
L’evento, arricchito da iniziative speciali, include la partecipazione di Poste Italiane con un annullo filatelico dedicato, e la realizzazione di una grappa esclusiva a cura della distilleria Mazzetti d’Altavilla, un omaggio ai sapori e alle tradizioni locali.
Il Raduno, come sottolinea il sindaco Giorgio Abonante, non è solo una celebrazione delle gesta militari, ma anche un sentito ringraziamento a coloro che quotidianamente dedicano le proprie energie al servizio della comunità.
La memoria dell’alluvione del Tanaro del 1994, quando gli Alpini si distinsero per la loro tempestiva e fondamentale azione di soccorso, liberando abitazioni e strade dal fango e assistendo le famiglie evacuate, costituisce un patrimonio di valori e un esempio di resilienza che continua a ispirare.
L’impegno degli Alpini, che oggi affiancano la Protezione Civile, testimonia la loro costante vicinanza al territorio e la loro capacità di adattamento alle nuove sfide.
Il Raduno, quindi, si erge a ponte tra passato, presente e futuro, offrendo una preziosa opportunità per riflettere sulla storia militare, interpretandola come fondamento per la costruzione di un futuro di pace e prosperità.
L’eredità del Raduno, al di là della durata dell’evento, si tradurrà in un segno tangibile di collaborazione, partecipazione e spirito di comunità, elementi imprescindibili per il benessere e lo sviluppo sostenibile del territorio alessandrino e dell’intero Piemonte.
Un’eredità di valori che trascenderà la manifestazione, irradiandosi nel tessuto sociale e contribuendo a rafforzare l’identità alpina e il senso di appartenenza alla comunità nazionale.








