Nel cuore del Piemonte, la provincia di Alessandria si configura come scenario cruciale per la formazione avanzata dei futuri ufficiali dei Carabinieri.
Nove figure apicali, Marescialli distintisi per competenza e professionalità, hanno recentemente raggiunto la provincia per un percorso formativo intensivo, parte integrante del 13° Corso Sperimentale.
Questo corso, giunto al suo terzo e ultimo anno, rappresenta l’apice di un percorso accademico e operativo, destinato a forgiare leader in grado di affrontare le sfide complesse del panorama socio-sicurezza contemporaneo.
L’approccio didattico adottato si discosta dalle tradizionali metodologie formative, privilegiando un “training on the job” strutturato e mirato.
Un ciclo di ventotto settimane, articolato in tre fasi geografiche – Nord, Centro e Sud Italia – permette ai frequentatori di acquisire esperienza diretta e di confrontarsi con realtà operative eterogenee.
Questi periodi intensivi sono intervallati da momenti di valutazione e studio in sede, garantendo un equilibrio tra pratica sul campo e approfondimento teorico.
L’obiettivo è di creare un connubio virtuoso tra l’apprendimento esperienziale e la solida base concettuale.
Il Comandante Provinciale, Colonnello Giovanni Palatini, ha personalmente accolto i nuovi arrivati, sottolineando l’importanza di questa iniziativa formativa per l’Arma dei Carabinieri e per l’intera comunità alessandrina.
Il gruppo è composto da otto uomini e una donna, tutti già impiegati con successo nei Comandi Stazione del territorio.
Nomi come Lorenzo Paoletti (San Salvatore Monferrato), Luca Pedroni (Gavi), Benedetta Rizzo (Novi Ligure), Carmelo Rubino (Serravalle Scrivia), Alessandro Sfregola (Valenza), Rocco Sica (Ovada), Marco Stincone Rosa (Villalvernia), Valerio Ulgiati (Capriata d’Orba) e Pierluigi Valente (Rivalta Bormida) sono ora legati a un percorso di specializzazione che li vedrà impegnati a risolvere problematiche operative reali, affinando le proprie capacità decisionali e di gestione.
Questa rotazione geografica non è casuale: permette ai frequentatori di sviluppare una visione d’insieme delle dinamiche criminali e sociali che caratterizzano le diverse regioni italiane, promuovendo una maggiore flessibilità e capacità di adattamento.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di riforma della formazione del personale dell’Arma, volta a rafforzare la sua capacità di rispondere efficacemente alle nuove esigenze di sicurezza del Paese, ponendo al centro la figura del leader carabinieri, pronto a guidare con competenza e umanità.
Il percorso formativo si conclude con una valutazione complessiva, che determinerà l’idoneità dei frequentatori a ricoprire incarichi di maggiore responsabilità all’interno dell’Arma.