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lunedì 17 Novembre 2025

Amerigo Vespucci: la cucina come ambasciatore del Made in Italy

A bordo dell’Amerigo Vespucci, la cucina non è solo nutrimento, ma una vera e propria missione diplomatica gastronomica, un ponte culturale che esalta l’eccellenza del Made in Italy in ogni angolo del globo.
A illustrare questa peculiare funzione, in una recente intervista, è il Luogotenente Sebastiano Messina, responsabile della cucina a bordo del veliero, figura chiave in un tour mondiale che ha lasciato un’impronta significativa.

L’esperienza di Messina affonda le radici in una tradizione familiare profondamente radicata nel settore della ristorazione, con un esordio che risale all’infanzia, a sette anni, tra i fornelli di Positano.

Un percorso formativo ricco di tappe fondamentali, dalla scuola alberghiera alle esperienze in prestigiose strutture ricettive e navi da crociera italiane.

La successiva specializzazione in ambito marittimo gli ha permesso di servire le più alte cariche politiche e militari, italiane e internazionali, affinando le sue capacità e ampliando la sua visione del mondo.

Il giro del mondo a bordo dell’Amerigo Vespucci è stato, secondo Messina, un’esperienza trascendente, un viaggio emozionale che va ben oltre i confini del semplice dovere.

Un’occasione per valorizzare il lavoro quotidiano dei professionisti italiani che, con dedizione e competenza, sono i veri artefici del Made in Italy, troppo spesso percepito solo come un’etichetta commerciale, ma che in realtà rappresenta un complesso sistema di competenze, tradizioni e passioni.

La Brigata di Cucina del Vespucci è composta da quindici giovani cuochi della Marina Militare, un team coeso e motivato, impegnato nella preparazione di migliaia di pasti ogni giorno.
La logistica è complessa: si passa da due a tre turnazioni per i pasti principali, con l’aggiunta della pizza di mezzanotte per il personale di guardia, fino a raggiungere un picco di presenza di 420-430 persone durante le operazioni di imbarco degli allievi.
Questa numerosa popolazione a bordo richiede una produzione massiccia, stimata in circa 1.600 pasti al giorno, senza trascurare le numerose attività di rappresentanza che arricchiscono il programma del veliero.

Durante le soste nei porti di tutto il mondo, i connazionali hanno avuto l’opportunità di ritrovare i sapori autentici della cucina italiana, un conforto e un legame con la propria identità.

Allo stesso tempo, i visitatori stranieri hanno potuto apprezzare la ricchezza e la varietà dei piatti proposti, scoprendo un patrimonio gastronomico che va ben oltre gli stereotipi.
La cucina a bordo dell’Amerigo Vespucci è quindi un veicolo di promozione culturale, un ambasciatore silenzioso che porta il gusto e le tradizioni italiane nel mondo, contribuendo a rafforzare l’immagine e la reputazione dell’Italia.

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