Nel Monferrato alessandrino, una complessa operazione condotta dai Carabinieri, congiuntamente tra il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casale Monferrato e la locale Stazione di Ottiglio, ha portato all’identificazione e alla denuncia di due uomini, di 32 e 33 anni, per furto aggravato e ricettazione di beni.
L’indagine, scaturita da un allarme intrusione presso un’azienda locale specializzata nella produzione e commercializzazione di mountain bike elettriche, ha subito una svolta cruciale grazie alla prontezza di risposta delle forze dell’ordine.
La chiamata di soccorso dell’imprenditore, giunta tramite il centralino del 112, ha innescato un immediato dispiegamento di pattuglie, le quali hanno rapidamente intercettato un furgone sospetto nelle vicinanze, a Pontestura.
L’ispezione del veicolo ha permesso di recuperare quattro costose mountain bike elettriche, la cui perdita rappresentava un danno economico di circa ventimila euro per l’azienda vittima del furto.
L’ulteriore ritrovamento di strumenti da effrazione all’interno del furgone ha confermato la premeditazione e l’organizzazione della rapina.
Le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza aziendali si sono rivelate decisive per l’identificazione dei due responsabili, fornendo agli investigatori elementi concreti per ricostruire la dinamica del crimine e attribuire le responsabilità.
La perizia tecnica e l’analisi forense delle riprese hanno permesso di collegare in modo inequivocabile gli uomini alle azioni criminali.
In seguito all’arresto, il Questore ha disposto la misura di prevenzione del foglio di via, con il divieto di far rientro nei comuni di Cereseto e Pontestura, al fine di evitare la commissione di ulteriori reati e garantire la sicurezza della comunità.
Tale provvedimento, basato su presupposti di pericolosità sociale, mira a dissuadere i responsabili dal reiterare comportamenti illeciti.
Parallelamente, per il 32enne, le indagini hanno rilevato una violazione delle normative sull’immigrazione, comportando l’emissione di un decreto di espulsione dal territorio nazionale.
Questa circostanza aggiunge una dimensione complessa all’intera vicenda, evidenziando la connessione tra reati contro il patrimonio e irregolarità amministrative in materia di immigrazione, sollevando interrogativi sulla gestione dei flussi migratori e l’applicazione delle leggi.
L’evento riflette una problematica più ampia riguardante la criminalità organizzata e le sue implicazioni a livello locale e nazionale.









