La comunità monferrina è ancora scossa dalla tragedia che ha coinvolto una turista tedesca, dispersa a Squaneto, nel campeggio di Lago Isola, a Spigno Monferrato, in seguito all’imponente ondata di maltempo che ha flagellato la regione.
La scomparsa, che si somma ai danni ingenti causati dalle piogge torrenziali, ha riacceso l’attenzione sulle fragilità del territorio e sulla necessità di interventi urgenti.
Federico Riboldi, vicesegretario regionale di Fratelli d’Italia e assessore regionale alla Sanità, affiancato dal deputato Enzo Amich, ha visitato le aree più colpite, esprimendo profondo cordoglio alla famiglia della turista.
La loro presenza sul campo ha evidenziato la preoccupazione delle istituzioni di fronte a un evento che ha spezzato la ricerca di serenità della donna, trasformandola in un drammatico epilogo.
Le operazioni di ricerca, condotte con la massima intensità, coinvolgono quattro squadre fluviali dei vigili del fuoco, provenienti da Alessandria e da altre province regionali.
A supporto, unità specializzate del gruppo operativo movimento terra impiegano un escavatore per rimuovere i detriti lasciati dalla piena, sotto il coordinamento dell’Unità di Comando Locale (UCL).
L’impegno congiunto di diverse squadre testimonia la gravità della situazione e la volontà di non lasciare nulla di intentato nella ricerca della turista.
Durante il sopralluogo, Riboldi e Amich hanno incontrato i sindaci di Spigno Monferrato e Pareto, Walter Astengo e Walter Borreani, i primi rappresentanti delle comunità direttamente colpite dall’emergenza.
L’incontro ha permesso di raccogliere informazioni di prima mano sulla situazione sul campo e di valutare le priorità di intervento.
Un elemento di particolare allarme riguarda il ponte millenario, patrimonio storico di inestimabile valore, che ha subito un parziale crollo e rischia ora una compromissione definitiva.
Le istituzioni regionali hanno avviato contatti con il Ministero della Cultura per definire rapidamente soluzioni atte a salvaguardare questo importante bene culturale, riconoscendone l’importanza strategica per l’identità del territorio.
In considerazione della portata degli eventi e dei danni subiti, è fondamentale che venga immediatamente dichiarato lo stato di calamità naturale.
Tale riconoscimento consentirebbe l’attivazione di risorse e procedure straordinarie per supportare le popolazioni colpite, accelerare i tempi di ripristino e avviare la ricostruzione.
Al di là delle operazioni di soccorso, la priorità assoluta resta la salvaguardia della sicurezza dei cittadini e il più rapido ritorno alla normalità, attraverso un approccio sinergico tra istituzioni regionali, locali e nazionale.
L’episodio sottolinea la vulnerabilità del Monferrato di fronte a eventi meteorologici estremi, e sollecita una riflessione approfondita sulle misure di prevenzione e mitigazione del rischio, investendo in infrastrutture resilienti e in sistemi di allerta precoce più efficaci.







