L’assunzione di Cesare Parodi alla guida della Procura di Alessandria segna l’inizio di una nuova fase per l’amministrazione della giustizia nel territorio alessandrino, un impegno che il magistrato, eletto presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, intende perseguire con determinazione.
La sua nomina, giunta a distanza di anni trascorsi in ruoli di responsabilità a Torino, testimonia un profondo legame con le radici familiari, originarie di Oviglio e Carentino, e una volontà di concludere la carriera proprio nella città natale, un ritorno che definisce “un modo migliore per finire questa avventura professionale.
“Parodi, a 63 anni, affronta questa sfida con la consapevolezza di essere di fronte a un sistema che necessita di un’attenta riorganizzazione.
La carenza di personale, stimata intorno al 50%, rappresenta una criticità strutturale che incide direttamente sulla capacità della Procura di garantire un servizio efficiente e tempestivo.
Pur auspicando un adeguato sostegno da parte del Ministero della Giustizia e degli enti competenti, il nuovo capo della Procura si dimostra pronto a superare le difficoltà con ingegno, organizzazione e una dedizione senza compromessi, declinando la necessità di risorse aggiuntive non come un limite, ma come uno stimolo per l’ottimizzazione delle procedure e la valorizzazione del capitale umano esistente.
L’impegno si estende anche alla collaborazione con il Presidente del Tribunale, con l’obiettivo di formalizzare un quadro operativo che risponda pienamente alle aspettative di giustizia dei cittadini.
Questo implica non solo la ricerca di risorse umane e finanziarie, ma anche una riflessione profonda sull’organizzazione interna, sull’efficienza dei processi decisionali e sulla necessità di una comunicazione trasparente con la comunità.
Il ritorno ad Alessandria, per Parodi, non è solo un ritorno alle origini, ma una presa di coscienza del ruolo imprescindibile della giustizia nel tessuto sociale e culturale del territorio.
Si tratta di un incarico percepito come una responsabilità morale, un’opportunità per restituire alla comunità qualcosa che ha contribuito a plasmare la sua identità e il suo percorso professionale.
Il suo impegno si configura come una promessa di giustizia, di equità e di tutela dei diritti, elementi fondanti di una società democratica e consapevole.
L’augurio è che il suo mandato segni un punto di svolta per la giustizia alessandrina, rafforzando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e contribuendo a costruire un futuro più giusto e sicuro per tutti.





