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venerdì 7 Novembre 2025

Piemonte in Festa: La Vendemmia a Torino Illumina l’Eccellenza Vinicola

Dal 5 al 23 novembre, il Piemonte celebra la sua anima vitivinicola con la nona edizione di “La Vendemmia a Torino – Grapes in Town” e “Portici Divini”, due eventi distintivi che incarnano un profondo intreccio tra patrimonio culturale, territorio e la rinomata produzione di vino piemontese.
Sostenuti da un ampio consenso istituzionale – che include il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e delle province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Vercelli, oltre che il supporto delle città di Torino, Novara e Verbania, e coordinati da Visit Piemonte – questi eventi riflettono un impegno collettivo per la valorizzazione di un settore cruciale per l’economia e l’identità regionale.
L’organizzazione di “La Vendemmia a Torino – Grapes in Town” è affidata a Eventum, mentre “Portici Divini” vede la Fondazione Contrada Onlus nel ruolo di promotore, con il prezioso sostegno della Camera di Commercio di Torino.

Il vino, ben oltre una semplice bevanda, rappresenta un potente vettore di immagine per il Piemonte nel panorama internazionale.
Incarna un’identità profondamente radicata in un’eredità secolare, un simbolo tangibile della qualità intrinseca che deriva dalla dedizione, dalla passione e dall’esperienza tramandata di generazione in generazione tra i produttori piemontesi.

Investire in iniziative come queste significa proiettare il futuro del sistema produttivo locale, stimolare il turismo enogastronomico e promuovere una cultura dell’ospitalità che celebra l’eccellenza e la bellezza condivisa.
Come sottolinea Claudia Porchietto, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte, tali eventi non sono solo occasioni di celebrazione, ma veri e propri strumenti di sviluppo sostenibile.
L’evoluzione della consapevolezza enologica, alimentata da eventi di promozione come “Portici Divini” e “La Vendemmia a Torino – Grapes in Town”, sta generando un crescente interesse, sia tra i turisti che tra i residenti, verso le denominazioni torinesi.
Si assiste a una crescente domanda di vini come l’Erbaluce di Caluso Docg e il Freisa di Chieri Doc, indicatori di una filiera che si sta aprendo a nuovi mercati e a nuove forme di fruizione.
Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di Commercio di Torino, evidenzia come l’impegno nella promozione delle etichette locali contribuisca a consolidare l’immagine strategica della città e della provincia, proiettandole come destinazioni di eccellenza nel panorama enogastronomico internazionale.
La selezione “Torino Doc”, che per il biennio 2025/2026 coinvolge ben 128 vini provenienti da 45 aziende, testimonia questa volontà di offrire un’offerta diversificata e di qualità.
L’ascesa delle eccellenze vinicole piemontesi non si configura come un mero successo commerciale, ma come un riflesso di una politica territoriale mirata ed efficace.
Come afferma l’Assessore Comunale al Commercio, Paolo Chiavarino, la valorizzazione del patrimonio agroalimentare contribuisce a rafforzare il brand “Piemonte” a livello globale, promuovendo un modello di sviluppo che coniuga tradizione, innovazione e sostenibilità.

La celebrazione del vino si traduce così in una celebrazione dell’intera comunità piemontese, un’affermazione di identità e un investimento nel futuro.

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