sabato 11 Ottobre 2025
15.4 C
Piemonte

Piemonte, trasporto pubblico al collasso: la CGIL scende in piazza

La crescente insoddisfazione per il trasporto pubblico locale piemontese si è concretizzata in una significativa mobilitazione, orchestrata dalla CGIL e sostenuta da un ampio fronte di associazioni civiche e politiche.
Oltre mille persone hanno partecipato alla manifestazione di fronte al Palazzo della Regione, testimoniando un disagio diffuso e articolato, che va ben oltre la mera richiesta di mezzi più moderni.
L’evento, culmine di un percorso partecipativo denominato “Il trasporto che ci salva”, iniziato a febbraio e sviluppatosi attraverso quattro assemblee territoriali (Torino, aree Sud-Ovest di Asti e Alessandria, Nord-Ovest di Biella, Novara, Vercelli e VCO, Cuneo), ha fornito una piattaforma per raccogliere le voci di cittadini e studenti, studenti e consumatori, attivisti ambientali e rappresentanti della società civile.
Il documento consegnato alla Regione, frutto di un questionario online, rivela dati allarmanti: una percentuale infinitesimale (solo l’1,6%) valuta il servizio come “ottimo”, mentre più della metà (53%) lo giudica “scarso” o “pessimo”.
Il 14,2% lo percepisce come “buono”, evidenziando un quadro complessivo di profonda insoddisfazione.

Le richieste formulate non si limitano alla sostituzione dei veicoli obsoleti.

L’obiettivo è una revisione sistemica del sistema di trasporto pubblico, che abbraccia aspetti cruciali come l’incremento delle assunzioni di personale qualificato per garantire un servizio più efficiente e sicuro, la potenziale estensione della rete per migliorare la capillarità e ridurre le disparità territoriali, l’adozione di politiche di sostenibilità ambientale volte alla decarbonizzazione del settore e, non ultimo, il miglioramento dell’accessibilità per persone con disabilità e mobilità ridotta.

La mobilitazione rappresenta una tappa fondamentale in una più ampia “vertenza Piemonte” promossa dalla CGIL, volta a sollecitare un impegno concreto da parte della Regione.

Stefania Pugliese, della segreteria CGIL Piemonte, ha sottolineato come l’iniziativa si inserisca in un percorso più ampio di confronto e pressione istituzionale.

La richiesta principale è l’istituzione di un tavolo permanente di confronto con le associazioni promotrici del percorso, affiancato alla riattivazione del tavolo regionale sulla partecipazione e il confronto sulle politiche dei trasporti, istituito nel 2022 e finora sottoutilizzato.

L’incontro con la Sottosegretaria Porchietto ha rappresentato un primo segnale di ascolto, ma la CGIL ribadisce l’urgenza di investimenti mirati e di un cambiamento di paradigma nella gestione del trasporto pubblico locale, volto a prioritizzare il benessere dei cittadini e la sostenibilità ambientale, anziché logiche puramente economiche o di breve termine.
La mobilitazione di oggi è un monito: il futuro del Piemonte passa anche attraverso un sistema di trasporto pubblico efficiente, inclusivo e rispettoso dell’ambiente.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -