Quargnento, piccolo gioiello incastonato nella fertile pianura alessandrina, piange la scomparsa di Ornella Vanoni, un’icona della musica italiana che ha lasciato un’impronta indelebile non solo nel panorama artistico nazionale, ma anche nel tessuto sociale del suo “paese del cuore”.
La notizia della sua scomparsa, avvenuta all’età di 91 anni, ha scosso profondamente la comunità, che la ricordava non solo come interprete sublime, ma anche come cittadina adottiva profondamente legata al Monferrato.
Luigi Benzi, sindaco di Quargnento e presidente della provincia, ne ha celebrato la memoria, sottolineando la sincerità e la profondità del suo legame con il territorio, un rapporto che si era consolidato fin dagli anni Settanta, quando l’artista scelse di stabilirsi nella zona, condividendo una vita platonica con Gino Paoli.
Questa scelta, lungi dall’allontanarla dalla quotidianità, le permise di vivere una vita apparentemente semplice, mescolandosi alla gente del luogo e frequentando con naturalezza le attività commerciali della piazza.
L’impegno civico di Ornella Vanoni non si limitò alla mera frequentazione del territorio.
Il suo interesse per le questioni locali si tradusse in una partecipazione attiva e consapevole, testimoniata da un episodio significativo del 2010.
In quell’occasione, l’artista si unì ai cittadini e all’amministrazione comunale in un’assemblea pubblica, tenutasi nella palestra della scuola ‘Silvio Pellico’, per discutere l’iter autorizzativo di due progetti di rilevanza ambientale: un impianto di smaltimento controllato dei rifiuti a Calogna, nel comune limitrofo di Solero, e un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili, alimentato sia da pannelli fotovoltaici che da biomasse.
Questo dimostra un impegno concreto per lo sviluppo sostenibile del territorio, una sensibilità che andava oltre la sfera artistica.
Più recentemente, nel 2024, la sua voce si è levata con forza a sostegno dei comuni del Monferrato nella loro battaglia contro l’ipotesi di realizzare un Deposito Nazionale di scorie nucleari, un progetto che avrebbe potuto compromettere la bellezza e la vitalità del paesaggio.
La sua opposizione, decisa e argomentata, rivelò una profonda conoscenza delle problematiche locali e una sincera preoccupazione per il futuro del territorio.
Ornella Vanoni non fu solo una straordinaria interprete di canzoni, ma una donna autentica, capace di coniugare l’arte e l’impegno civile.
La sua presenza a Quargnento, la sua schiettezza e la sua passione per il Monferrato hanno lasciato un’eredità preziosa, un esempio di come una persona famosa possa sentirsi parte integrante di una comunità, contribuendo attivamente alla sua crescita e alla tutela del suo patrimonio.
La sua voce, un tesoro inestimabile, continuerà a risuonare nei cuori e nelle menti di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerla e apprezzarla, un canto senza fine che celebra la bellezza del Monferrato e l’importanza del legame tra arte e territorio.









