giovedì 11 Settembre 2025
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Piemonte

Ritorno alle scuole di montagna: un milione di euro per il Piemonte.

Nell’atto inaugurale del nuovo anno scolastico, l’assessore Enrico Bussalino ha offerto un messaggio di apertura e di auspicio per il futuro, portando a San Sebastiano Curone (Alessandria), presso l’istituto comprensivo ‘Viguzzolo’, il saluto formale della Regione Piemonte.
La scelta di questo istituto, come ha egli stesso evidenziato, non è casuale ma riflette una strategia regionale volta a riaffermare il valore inestimabile delle scuole di montagna.
Queste strutture, spesso sottovalutate nel dibattito educativo nazionale, rappresentano veri e propri pilastri per le comunità sparse, custodi di identità culturali e sociali in territori altrimenti a rischio di marginalizzazione.
La scuola, in questi contesti specifici, trascende la mera funzione di istituzione formativa.
Essa si configura come un punto nodale di riferimento per le famiglie, un luogo di aggregazione e di supporto, e un fattore cruciale per contrastare i fenomeni di spopolamento che affliggono le aree interne.

La sua presenza costante contribuisce a preservare il tessuto sociale, a tramandare tradizioni e competenze, e a offrire ai giovani opportunità di crescita e di sviluppo.
La Regione Piemonte, consapevole di questa importanza strategica, ha delineato un piano di interventi mirati, con un investimento previsto di circa un milione di euro destinato a sostenere le aree interne.

Questa cifra non è semplicemente un numero, ma un impegno concreto volto a rafforzare le infrastrutture scolastiche, ad aggiornare le metodologie didattiche e a garantire a tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica, pari opportunità di accesso a un’istruzione di qualità.

L’obiettivo primario è quello di abbattere le barriere territoriali che spesso limitano le prospettive di crescita dei giovani residenti nelle zone montane.
L’impegno regionale non si limita all’aspetto economico; si traduce in un atto politico di riconoscimento del valore intrinseco di chi sceglie di vivere e lavorare nei piccoli comuni.
Si tratta di una dichiarazione d’intenti volta a sostenere le comunità locali, a valorizzare il loro patrimonio culturale e a incentivare la permanenza e il ritorno di giovani talenti.
In definitiva, l’iniziativa rappresenta un investimento nel futuro del Piemonte, un futuro che affonda le sue radici nella resilienza e nella vitalità delle sue aree interne.
È una promessa di crescita inclusiva, che non lascia indietro nessuno, e che celebra la diversità del territorio come una ricchezza inestimabile.

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