sabato 4 Ottobre 2025
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Piemonte

Valenza, scuola Borsellino: riflessione e legalità al posto dello sciopero

In un contesto globale segnato da conflitti e sofferenze, l’istituto comprensivo “Paolo e Rita Borsellino” di Valenza (Alessandria) ha scelto di rispondere alla giornata dello sciopero generale ProPal e Flotilla con un atto di profonda riflessione e impegno pedagogico.
Lungi dall’adesione passiva o dall’indifferenza, la comunità scolastica ha optato per una lezione collettiva di educazione civica e legalità, ispirata al principio cardine: “Nessuno tocchi i bambini”.
Maurizio Primo Carandini, dirigente dell’istituto, ha sottolineato come la scelta di non scioperare fosse motivata dalla necessità impellente di trasformare l’evento in un’opportunità formativa.
Piuttosto che l’assenza, la scuola ha offerto un percorso di comprensione e sensibilizzazione per i propri studenti, focalizzandosi sulla situazione in Palestina come esempio emblematico delle tragedie che affliggono l’infanzia nel mondo.

L’approccio didattico ha evitato la retorica superficiale, privilegiando un’esperienza emotiva e intellettuale che stimolasse la riflessione critica.

La musica, le letture di testi significativi e momenti di silenzio contemplativo hanno creato uno spazio di ascolto e di elaborazione interiore.

L’uso del fiocco nero, scelto da chi lo desiderava, ha rappresentato un segno tangibile di lutto e solidarietà verso le vittime innocenti delle guerre, un monito costante contro la brutalità e l’ingiustizia.
L’iniziativa va oltre la semplice manifestazione di compassione; essa si configura come un’affermazione dei valori fondamentali che permeano l’identità dell’istituto Borsellino.

La scuola, in questo senso, non è intesa come un luogo di apprendimento passivo, ma come un vero e proprio laboratorio di cittadinanza, un punto di riferimento per lo sviluppo di un senso civico ed etico radicato nella consapevolezza delle responsabilità individuali e collettive.
Il messaggio che emerge è chiaro e inequivocabile: l’educazione non può eludere le complesse dinamiche globali, né sottrarsi alla necessità di coltivare nei giovani un senso di giustizia e un’impegno attivo per la difesa dei diritti umani.

La scuola “Paolo e Rita Borsellino” ha dimostrato, con un gesto semplice ma significativo, di essere pronta ad assumere questo ruolo, offrendo ai propri studenti non solo conoscenze, ma anche gli strumenti per interpretare il mondo e agire in modo responsabile.

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