La visita del generale di corpo d’armata Riccardo Galletta, comandante dell’interregionale “Pastrengo” di Milano, alla caserma Ernesto Cabruna di Tortona, ha rappresentato un’occasione significativa per ripercorrere la storia e il profondo legame tra l’Arma dei Carabinieri e il territorio alessandrino.
Accolto dal comandante provinciale, colonnello Giovanni Palatini, e dal maggiore Gianluca Bellotti, comandante della Compagnia, il generale Galletta ha subito incontrato un potente simbolo del patrimonio culturale e storico dell’istituzione: l’imponente murale di Giovanni Cavanna, ospitato nell’androne dell’ex Palazzo Orsi.
L’opera, risalente al 1950, non è una semplice decorazione, ma una vivida testimonianza di un episodio cruciale nella storia dell’Arma: la carica eroica dei Carabinieri a Cavallo a Pastrengo, durante i conflitti risorgimentali.
Quel momento storico, che vide i Carabinieri distinguersi per coraggio e determinazione, è immortalato nel dipinto, restituendo al visitatore un senso di orgoglio e appartenenza.
La carica, strategica e simbolica, rappresenta la capacità dell’Arma di agire con tempestività e decisione, valori che continuano a guidare l’operato dei carabinieri nel presidio del territorio.
L’annuncio che, a partire dal 2024, la caserma sarà inclusa nel circuito dei Beni di Interesse Storico Artistico e Architetturale del Fondo Ambiente Italiano (FAI) sottolinea ulteriormente il valore storico e culturale del luogo, aprendo le sue porte a un pubblico più ampio e promuovendo la conoscenza della storia dell’Arma e del suo contributo alla nazione.
Questa decisione non solo valorizza il patrimonio immobiliare, ma anche l’impegno del FAI nella salvaguardia e nella divulgazione del nostro retaggio storico, creando un ponte tra la tradizione militare e la sensibilità contemporanea.
La presenza del generale Galletta, in questo contesto, ha rafforzato l’importanza di preservare la memoria di quegli eventi e di trasmetterla alle nuove generazioni, affinché possano comprendere il ruolo fondamentale che l’Arma dei Carabinieri ha svolto e continua a svolgere nella difesa dei valori fondanti della Repubblica Italiana.
L’evento si configura, dunque, come un momento di riflessione, celebrazione e rinnovato impegno verso il futuro, nel solco della tradizione e nell’ottica di una sempre maggiore vicinanza alla comunità.






