martedì 23 Settembre 2025
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Piemonte

Cuneo, arrestato per cannabis: serra e bilancino a casa

Nel cuore del Cuneese, un episodio di coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti ha portato all’arresto di un uomo di 69 anni, con precedenti penali preesistenti, da parte dei Carabinieri di Fossano.
L’operazione, condotta con il supporto dei colleghi della stazione di Carrù, ha rivelato un’attività di produzione di cannabis organizzata e ben strutturata, che mirava a generare reddito attraverso lo spaccio.

La perquisizione domiciliare, accuratamente pianificata sulla base di informazioni preliminari raccolte sul campo, ha permesso di rinvenire un quantitativo significativo di marijuana.

Circa 222 grammi della sostanza, in diverse fasi del processo di essiccazione, erano abilmente nascosti all’interno di ceste destinate alla frutta, un tentativo di camuffamento che non ha ingannato i militari.

Ma la scoperta più significativa si è rivelata essere una serra, situata in un terreno adiacente all’abitazione dell’uomo.
All’interno, 24 piante di cannabis sativa, in piena fase di crescita, testimoniavano l’impegno e la cura dedicati all’attività illecita.

Ulteriori elementi, come la presenza di circa 6 grammi di semi di cannabis, indicano la volontà di perpetuare la produzione nel tempo.

La presenza di un bilancino di precisione e due grinder rafforza l’ipotesi di un’attività finalizzata alla commercializzazione della sostanza.
Tutto il materiale sequestrato costituisce una prova tangibile della violazione delle normative in materia di stupefacenti, che prevedono sanzioni severe per chi coltiva, produce e detiene sostanze illegali.
La Procura della Repubblica di Asti, dimostrando l’importanza di un giudizio rapido e perentorio in casi di reato, ha disposto il rito direttissimo per l’arrestato.

Questa procedura accelera il processo decisionale, permettendo una valutazione immediata della gravità del reato e dell’imputato.
Al termine dell’udienza, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha emesso un’ordinanza che impone all’uomo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, garantendo così la sua reperibilità durante le prossime fasi dell’indagine.

La vicenda solleva interrogativi significativi sul fenomeno della coltivazione illegale di cannabis, sempre più diffusa e sofisticata, e sull’importanza di un approccio sinergico tra forze dell’ordine, magistratura e istituzioni per contrastare efficacemente questo crimine.

La posizione legale dell’uomo è ora oggetto di un’attenta analisi da parte dell’autorità giudiziaria, che dovrà accertare tutti gli aspetti della vicenda e determinare la responsabilità dell’imputato, alla luce delle leggi vigenti e delle prove raccolte.

La vicenda, inoltre, pone l’attenzione sulla complessa questione delle dipendenze e delle loro implicazioni sociali ed economiche, che richiedono un impegno costante e multidisciplinare per la prevenzione, il trattamento e il reinserimento sociale dei soggetti coinvolti.

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