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martedì 4 Novembre 2025

Torino, città più criminali d’Italia: allarme sicurezza e dati allarmanti

Torino si posiziona, con preoccupante evidenza, al sesto posto nella graduatoria nazionale delle città italiane con il più alto tasso di criminalità denunciata, un dato che solleva interrogativi complessi sulla sicurezza urbana e sulla necessità di interventi mirati.

L’analisi dei dati forniti dalla banca dati interforze del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, esclusiva per il Sole 24 Ore, rivela una fotografia impietosa: Milano, Firenze, Roma, Bologna e Rimini precedono il capoluogo piemontese in una classifica che riflette dinamiche socio-economiche e territoriali diversificate.
Nel 2024, Torino ha registrato un totale di 128.666 denunce, equivalenti a 5.827,6 reati ogni 100.000 abitanti, un incremento del 2,72% rispetto all’anno precedente, che suggerisce una tendenza all’aumento della percezione di insicurezza tra i cittadini.

La città si distingue per la prevalenza di specifici reati: i danneggiamenti raggiungono livelli allarmanti (1.266,5 ogni 100.000 abitanti), mentre truffe e frodi informatiche (731,7) e furti con strappo (56,3) mantengono una presenza significativa.

Questi dati possono essere interpretati non solo come un indicatore di attività criminale, ma anche come un sintomo di vulnerabilità sociale, fragilità economica e, potenzialmente, disservizi nell’accesso a opportunità e servizi essenziali.
Scendendo nel dettaglio delle province piemontesi, emerge un quadro eterogeneo.
Alessandria si colloca al 36° posto, con una lieve diminuzione dei reati rispetto al 2023, mentre Novara segue immediatamente, anch’essa con un dato di calo contenuto.

Biella e Asti registrano un incremento, seppur modesto.

È Vercelli, però, a destare particolare attenzione: pur occupando la posizione intermedia nell’indice di criminalità, si distingue per un numero elevato di denunce relative a reati di prostituzione e sfruttamento minorile (5,4 ogni 100.000 abitanti), un dato che richiede un’indagine approfondita e interventi specifici per la protezione dei minori e la lotta allo sfruttamento.

Verbano-Cusio Ossola, con un tasso di criminalità relativamente basso, si posiziona nella parte inferiore della classifica.
In coda alla graduatoria, Cuneo, con un incremento dell’1,42% rispetto al 2023, evidenzia una sfida persistente nel controllo del territorio.
L’analisi complessiva suggerisce la necessità di un approccio multidimensionale per affrontare il problema della criminalità in Piemonte.

Tale approccio dovrebbe includere non solo l’intensificazione dei controlli e l’implementazione di strategie di prevenzione della criminalità, ma anche interventi di supporto sociale, politiche di inclusione, miglioramento dell’istruzione e del lavoro, e un rafforzamento del rapporto tra forze dell’ordine e comunità locali, al fine di creare un ambiente più sicuro e resiliente per tutti i cittadini.

La disamina dei dati, lungi dall’essere una semplice elencazione di numeri, deve stimolare una riflessione profonda e un’azione concreta per garantire un futuro più sicuro e prospero per il Piemonte.

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