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sabato 25 Ottobre 2025

Insegnanti Sella Biella: No alla violenza, sì all’educazione e alla pace.

A un gruppo di sessantacinque docenti dell’Istituto Superiore Giuseppe e Quintino Sella di Biella è toccato il compito arduo di erigere una barriera di parole, una dichiarazione di profonda inquietudine e ferma condanna, rivolta contro ogni manifestazione di oppressione, segregazione e sterminio di massa.

Il loro atto, che trascende il semplice sdegno, si configura come un impegno pedagogico, un monito per le menti in formazione, affinché sviluppino un acume critico capace di discernere le ingiustizie e di agire per contrastarle.

L’educazione, per questi insegnanti, non si limita alla trasmissione di conoscenze, ma si erge a baluardo contro l’indifferenza, a strumento per decostruire narrazioni distorte e a motore per la promozione di una cittadinanza attiva e responsabile.
In questo contesto, la loro presa di posizione a favore del popolo palestinese non è un gesto isolato, ma il riflesso di un impegno costante verso la difesa dei diritti umani, universalmente riconosciuti e imprescindibili.

La spirale di violenza che affligge il Medio Oriente richiede un’azione immediata e coordinata.
Gli insegnanti sollecitano con urgenza le istituzioni nazionali e internazionali a intensificare gli sforzi diplomatici, a perseguire vie di dialogo e a promuovere soluzioni pacifiche che tutelino la dignità di ogni individuo.

La diplomazia, in questo frangente, non è un optional, ma un imperativo morale.

La comunità scolastica, intesa come microcosmo della società, è chiamata a svolgere un ruolo cruciale.
Promuovere il coinvolgimento attivo degli studenti, attraverso dibattiti, progetti di sensibilizzazione e iniziative di volontariato, significa non solo formare cittadini informati, ma anche individui capaci di empatia e di azione solidale.

Si tratta di coltivare un’etica del prendersi cura, un’attenzione costante verso il prossimo, al di là dei confini geografici e culturali.

La condanna dell’apartheid e del genocidio si traduce in un’affermazione dei valori costituzionali italiani – libertà, uguaglianza, solidarietà – che trovano il loro fondamento nei principi di umanità e di rispetto della persona.
L’impegno della scuola italiana non può che convergere con la difesa di questi valori universali, pilastri di una convivenza pacifica e prospera.

Questa dichiarazione non è solo un atto di protesta, ma un atto di speranza, un appello alla responsabilità collettiva e un investimento nel futuro.

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