A Cuneo, la città stessa si fa testimone e partecipe, si sono aperte le riprese di “7 Anniversari”, il debutto alla regia di Sabrina Iannucci.
Il lungometraggio, che vede protagonisti Benedetta Porcaroli e Lorenzo Zurzolo, affiancati dalla presenza significativa di Pia Lanciotti, si propone di esplorare le dinamiche dell’amore, il peso del tempo e la ricerca di autenticità in un mondo spesso governato dalle convenzioni.
Il progetto, sostenuto dal FESR Piemonte 2021-2027 attraverso il Piemonte Film Tv Fund e promosso dalla Film Commission Torino Piemonte, incrocia l’esperienza di Andromeda Film e Piano B Produzioni, a sottolineare l’impegno nella valorizzazione del cinema regionale e la creazione di opere che riflettano la sensibilità contemporanea.
La collaborazione con la Città di Cuneo, tramite la Rete regionale di Film Commission e un protocollo d’intesa con la Fondazione, sottolinea un approccio che integra la produzione cinematografica con lo sviluppo culturale e sociale del territorio.
Vito Frangione, con la sua sensibilità visiva, guida la direzione della fotografia, promettendo un’estetica ricercata e capace di valorizzare le atmosfere cuneesi.
“7 Anniversari” non è semplicemente una storia d’amore, ma una riflessione profonda sulla condizione umana.
Al centro della narrazione, due figure emblematiche: Teo, interpretato da Lorenzo Zurzolo, un rider dalla creatività fluida, un ribelle che rifiuta le etichette e le rigide strutture sociali, ed Emma, personaggio magistralmente interpretato da Benedetta Porcaroli, una doppiatrice di successo, apparentemente ancorata a un razionalità che cela fragilità e timori profondi.
Il loro incontro, fortuito e inatteso, innesca un vortice di emozioni che li porterà a confrontarsi con le proprie paure e a mettere in discussione le proprie certezze.
La narrazione si fa particolarmente intrigante quando Teo, nel tentativo di liberare Emma dalla morsa delle sue ansie, le propone un accordo inusuale e coraggioso: una relazione a tempo, scandita da sette anniversari.
Un patto che si presenta come un atto di fiducia, un modo per amare senza il terrore della separazione, un esperimento per misurare la forza di un sentimento in condizioni estreme.
Questa scelta narrativa non solo aggiunge un elemento di originalità e suspense, ma invita a interrogarsi sulla natura dell’amore, sulla sua capacità di superare i limiti imposti dal tempo e dalle circostanze.
Con l’avvicinarsi del settimo anniversario, la tensione narrativa si intensifica.
I sentimenti, lungi dall’attenuarsi, si complicano e si fanno più sfaccettati, mettendo a dura prova il patto iniziale.
Il film si interroga quindi sulla possibilità di riscrivere il destino, di definire nuovi significati per l’amore e per la vita, di affrontare il futuro con coraggio e speranza.
La domanda cruciale che aleggia nella narrazione è: riusciranno i protagonisti a reinventare il loro percorso, a trovare una risposta che vada oltre i confini del tempo e delle convenzioni?






