La 95ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si configura non solo come un appuntamento gastronomico di prestigio, ma come un vero e proprio crocevia di relazioni internazionali e di valorizzazione del patrimonio culturale e produttivo del territorio.
 L’apertura dell’evento è segnata dalla firma di un significativo memorandum d’intesa triennale con l’UNITAR, l’Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca, un’alleanza che proietta l’eccellenza tartufarese albanese in una dimensione globale.
Alex Iberti, il neopresidente dell’ente fieristico, e Alex Mejia, direttore della divisione Persone e sviluppo sociale di UNITAR, hanno sancito l’accordo, aprendo a prospettive inedite per la promozione del tartufo bianco e delle pratiche innovative sviluppate ad Alba.
 La proposta di ospitare l’asta mondiale del tartufo a Ginevra, sede dell’organizzazione delle Nazioni Unite, sottolinea il riconoscimento internazionale che l’evento albanese ha conquistato.
 Questa scelta strategica non è casuale, ma rappresenta un’opportunità concreta per esportare il modello albanese, un esempio di sostenibilità, di valorizzazione del territorio e di gestione di una risorsa preziosa come il tartufo.
L’accordo testimonia la capacità di Alba di creare un ecosistema unico, che unisce tradizione, innovazione e responsabilità sociale.
 Non si tratta solo di promuovere un prodotto enogastronomico di altissima qualità, ma di condividere un approccio che integra la tutela dell’ambiente, la formazione delle nuove generazioni e lo sviluppo economico locale.
 L’UNITAR, con la sua missione di supporto alla formazione e alla ricerca, si dimostra un partner ideale per amplificare il messaggio di Alba e diffondere le buone pratiche in tutto il mondo.
Il sindaco di Alba, Alberto Gatto, ha evidenziato la singolarità dell’iniziativa, sottolineando come sia la prima volta, almeno in Italia, che un’organizzazione delle Nazioni Unite stipula un accordo di questo tipo con un ente privato.
 Un segnale di fiducia che riconosce il ruolo cruciale che il settore privato può svolgere nello sviluppo sostenibile e nella promozione del patrimonio culturale.
L’importanza dell’evento è stata riscontrata anche a livello regionale e nazionale.
 Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, ha espresso il suo plauso per l’intesa, riconoscendo il valore strategico dell’eccellenza tartufarese per l’immagine e l’economia del Piemonte.
 Il saluto del ministro della pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, arrivato in videoconferenza, testimonia ulteriormente il sostegno istituzionale all’iniziativa, confermando il riconoscimento del tartufo bianco d’Alba come un elemento distintivo dell’identità italiana.
 L’accordo con l’UNITAR segna una nuova fase nell’evoluzione della Fiera, proiettandola verso un futuro di crescita e di dialogo internazionale.



 
                                    


