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sabato 15 Novembre 2025

Borghese a Cuneo: un collezionismo visionario da Raffaello a Bernini

Roma e Cuneo si legano in un dialogo culturale di eccezionale valore con la mostra “La Galleria Borghese.

Un collezionismo visionario, da Raffaello a Bernini”, un’iniziativa promossa da Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo, curata da Francesca Cappelletti ed Ettore Giovanati.
L’esposizione, aperta al Complesso Monumentale di San Francesco dal 22 novembre 2025 al 29 marzo 2026, offre un’occasione unica per ammirare un nucleo significativo di opere provenienti dalla celebre Galleria Borghese, raramente accessibili al grande pubblico, e per indagare la genesi e l’evoluzione di un modello di collezionismo che ha profondamente influenzato il panorama artistico e culturale del Seicento.
Scipione Borghese (1577-1633), figura cardine del fervore artistico romano, non fu un semplice accumulatore di opere d’arte.

La sua collezione, concepita come un vero e proprio “gabinetto delle meraviglie,” trascende la mera ostentazione di ricchezza per divenire un laboratorio di pensiero, un luogo di studio e confronto tra le diverse scuole pittoriche italiane, testimonianza della transizione cruciale tra Rinascimento e Barocco.

La mostra non si limita a presentare capolavori, ma ne ricostruisce il contesto storico e intellettuale, offrendo al visitatore una chiave di lettura originale per comprendere le dinamiche del collezionismo aristocratico del tempo.
L’eccezionalità della collezione Borghese risiede anche nella sua capacità di anticipare le tendenze artistiche future.

Scipione, attraverso un acuto intuito e una profonda conoscenza del mercato dell’arte, seppe individuare e acquisire opere di artisti già affermati e di promettenti talenti, contribuendo a definire il gusto dell’epoca e a promuovere la nascita di nuove forme espressive.

La mostra, con la sua selezione di dipinti, offre uno spaccato rappresentativo di questo processo, presentando opere che spaziano dal Rigore formale del Cinquecento alla teatralità e al dinamismo del Barocco.

Tra le opere esposte spiccano il maestoso “Ritratto di frate domenicano” di Tiziano, un esempio sublime della ritrattistica veneziana, le evocative “Primavera” e “Autunno” di Jacopo Bassano, che celebrano la bellezza della natura e la ricchezza dei prodotti della terra, il suggestivo “Ritratto di uomo” attribuito a Raffaello, che rivela la maestria del pittore nella resa della psicologia umana, la commovente “Sacra Famiglia con san Giovanni Battista e angeli” di Battista Dossi, l’intensa “Fuga in Egitto” del Cavalier d’Arpino, che anticipa il gusto decorativo del Barocco, e il delicato “Sonno di Gesù” di Lavinia Fontana, testimonianza del talento e della precoce ascesa di una delle prime donne artiste ad ottenere riconoscimento pubblico a Roma.
La sezione dedicata a Gian Lorenzo Bernini, figura emblematico della transizione verso il Barocco, culmina con opere come la vibrante “Danza campestre” di Guido Reni, l’introspezione psicologica dell’ “Autoritratto in età matura” e l’incomparabile “Capra Amaltea,” scultura che incarna la sua straordinaria capacità di fondere pittura e scultura, creando opere di impareggiabile bellezza e innovazione.
Scipione Borghese, discendente di una famiglia senese che aveva saputo radicarsi a Roma nel tardo Cinquecento e cardinale fin dal 1605, grazie anche al pontificato dello zio Camillo Borghese, papa Paolo V, incarnò un’epoca di straordinario mecenatismo e di profonda trasformazione culturale, lasciando un’eredità artistica di inestimabile valore che continua a ispirare e affascinare il mondo.
La mostra a Cuneo rappresenta un’opportunità imperdibile per riscoprire la grandezza di un collezionista visionario e la magnificenza di una delle più importanti gallerie d’arte del mondo.

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