lunedì 29 Settembre 2025
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Piemonte

Cuneo, arrestato coltivatore di cannabis: scoperta serra e ingente quantitativo.

Un uomo di sessantanove anni, originario del Cuneese e con una storia pregressa di contatti con le forze dell’ordine, è stato tratto in arresto dai Carabinieri di Fossano, in seguito a un’indagine volta a contrastare la produzione e la commercializzazione illegale di sostanze stupefacenti.

L’operazione, condotta con il supporto dei Carabinieri di Carrù, ha portato al rinvenimento di una significativa quantità di cannabis e attrezzature connesse alla sua lavorazione.

La perquisizione domiciliare, scrupolosamente eseguita, ha rivelato un sistema di coltivazione e conservazione artigianale, volto a massimizzare la produzione e a occultare la merce.
All’interno dell’abitazione, i militari hanno scoperto circa 222 grammi di marijuana, in diversi stadi di essiccazione, abilmente nascosti all’interno di ceste destinate alla frutta, un metodo scelto per confondersi con l’arredamento quotidiano e ridurre al minimo il rischio di individuazione.
L’indagine ha esteso la sua attenzione anche a un’area limitrofa all’abitazione, dove è stata individuata una serra rudimentale, allestita per favorire la crescita di 24 piante di cannabis sativa, ancora in fase di sviluppo.

Il terreno coltivato, accuratamente preparato, testimoniava una certa competenza e dedizione alla pratica illecita.
Inoltre, sono stati rinvenuti circa 6 grammi di semi di cannabis, potenzialmente destinati a nuove coltivazioni, e strumenti essenziali per la preparazione e la pesatura della sostanza stupefacente, tra cui un bilancino di precisione e due grinder.

L’insieme del materiale sequestrato rappresenta una prova tangibile di un’attività volta alla produzione e alla successiva distribuzione di marijuana, presumibilmente destinata al mercato illegale.

La Procura della Repubblica di Asti, riconoscendo la gravità dei fatti e la necessità di una rapida risposta, ha disposto il rito direttissimo per l’indagato.
Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), dopo l’udienza, ha emesso un’ordinanza che impone all’uomo l’obbligo di presentarsi periodicamente presso le autorità giudiziarie, in attesa dell’ulteriore svolgimento delle indagini e della successiva valutazione della sua posizione da parte del tribunale.

La vicenda solleva interrogativi sulla capacità di contrasto al fenomeno della coltivazione illegale di cannabis, spesso radicata in aree rurali e in contesti sociali complessi, e sottolinea l’importanza di una cooperazione sinergica tra le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria per tutelare la sicurezza pubblica e il rispetto della legge.

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