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giovedì 6 Novembre 2025

Cuneo, scrigno verde: l’agricoltura assorbe milioni di CO2

La provincia di Cuneo, con la sua estesa rete di coltivazioni, si configura come un ecosistema agricolo di primaria importanza, un vero e proprio scrigno verde capace di mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici.

L’analisi dei dati, presentata durante il convegno “Dal campo alla tavola – facciamo luce sul nostro cibo” tenutosi a Bra, rivela un quadro impressionante: circa 45.000 ettari dedicati alla coltivazione del mais, 30.000 ettari a frumento tenero e una superficie vitivinicola di 26.000 ettari, rappresentano un bacino di assorbimento di oltre 2,3 milioni di tonnellate di CO2 annuali, con un conseguente rilascio di ossigeno.

Tuttavia, il ruolo dell’agricoltura non si limita alla mera assorbimento di CO2.
La gestione sostenibile dei suoli, la diffusione di colture estensive, l’introduzione di elementi arborei e l’espansione delle aree forestali agiscono sinergicamente per creare un sistema capace di sequestrare il carbonio in modo significativo.
Un ettaro di mais, ad esempio, può assorbire fino a 42 tonnellate di CO2 all’anno, un dato che sottolinea l’importanza di promuovere pratiche agricole a basso impatto ambientale.

Il confronto tra le fonti di emissioni di gas serra è illuminante: l’industria contribuisce con il 42%, i trasporti con il 23%, mentre l’agricoltura, con il 19%, dimostra di poter rappresentare una risorsa fondamentale per la riduzione dell’impronta ecologica.

Questo risultato positivo è amplificato dal fatto che ogni ettaro coltivato contribuisce attivamente alla conservazione della fertilità del suolo, un fattore cruciale per la salute dell’ecosistema e la resilienza agricola.
L’agricoltura, in questo contesto, non è solo una produzione di cibo, ma un presidio ambientale attivo e un motore di contrasto al cambiamento climatico.
Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo, sottolinea con forza la necessità di riconoscere il valore intrinseco del lavoro agricolo e il suo impatto positivo sull’ambiente.

Gli agricoltori non sono solo produttori di cibo, ma custodi del territorio e promotori della qualità dell’aria, svolgendo un ruolo attivo nella protezione della biodiversità.
Francesco Goffredo, direttore di Coldiretti Cuneo, esprime un messaggio chiaro: l’agricoltura rappresenta un’alleata fondamentale per l’ambiente.

La capacità di assorbimento dei terreni agricoli e forestali costituisce una risorsa concreta e imprescindibile per raggiungere la neutralità climatica, e necessita di un sostegno mirato attraverso politiche adeguate e riconoscimenti certi.

L’approccio di Cuneo, dunque, propone una visione innovativa: non una contrapposizione tra produzione alimentare e tutela ambientale, ma un modello integrato in cui l’agricoltura gioca un ruolo chiave nella costruzione di un futuro più sostenibile.
La sfida futura consiste nel trasformare questa consapevolezza in azioni concrete, attraverso investimenti in ricerca, innovazione e formazione, per valorizzare il capitale naturale e promuovere un’agricoltura resiliente e a basso impatto ambientale.
Il ruolo della politica è cruciale per creare un contesto favorevole, premiando le pratiche sostenibili e incentivando la transizione verso un sistema agricolo più efficiente e rispettoso dell’ambiente.

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