Il cinquantesimo anniversario di Mulino Bianco si è trasformato in un’inaspettata vetrina di creatività popolare, con una suggestiva call to action che ha raccolto ben 12.000 finali alternativi alla storia del Piccolo Mugnaio Bianco e della sua amata Guendalina.
Un esercizio di immaginazione collettiva che ha rivelato un affascinante affresco delle emozioni e dei desideri che si legano al mondo del biscotto, un’icona del Made in Italy che ha segnato generazioni.
Tra le miriadi di proposte, è stata la storia ‘Il Piccolo Gran Finale’, concepita dal piccolo Michele, un vivace diecienne di Fossano (Cuneo), a conquistare il cuore dei giudici.
Un racconto, co-creato con la madre Sabina, il padre Valerio e il fratellino Mattia, che culmina in un romantico bacio tra il Mugnaio e Clementina, suggellando un’attesa finalmente ricompensata.
La famiglia, anima pulsante di questa storia, testimonia come il brand si riveli spesso un catalizzatore per la narrazione condivisa, un pretesto per creare legami e condividere momenti di gioia.
L’iniziativa ha messo in luce un panorama demografico variegato: sebbene il concorso fosse formalmente aperto ai partecipanti maggiorenni, l’età dei veri ideatori delle storie si è rivelata sorprendente, spaziando da un vivace quattro anni a un curioso novantacinne.
L’analisi delle narrazioni ha evidenziato una prevalenza inequivocabile della parola “amore”, rivelando come il mondo di Mulino Bianco sia profondamente intrecciato con sentimenti di affetto, desiderio e connessione.
La distribuzione geografica dei partecipanti dipinge un quadro interessante della popolarità del marchio: un significativo 41,58% delle storie proviene dal Sud e dalle Isole, mentre il Nord contribuisce con il 38,8% e il Centro con il 16,1%.
Questa distribuzione sottolinea come Mulino Bianco sia un fenomeno culturale diffuso e radicato in diverse aree del paese, capace di evocare ricordi e sensazioni condivise.
In segno di riconoscimento per la sua creatività, Michele e la sua famiglia hanno ricevuto un ricco omaggio, che include una selezione di merende e biscotti, una versione maxi del Piccolo Mugnaio Bianco e il “Ricettario dei Ricordi”, un tesoro di nove ricette storiche per riproporre a casa i prodotti iconici del brand, un invito a riappropriarsi del gusto e della tradizione.
Il progetto ha dimostrato come un marchio possa diventare un punto di incontro tra generazioni, un trampolino per la fantasia e un veicolo di emozioni condivise.







