A Roccabruna, nel cuore del Cuneese, si è recentemente svolto un evento cruciale per la sicurezza e la professionalizzazione del settore forestale piemontese, inserito nel calendario della Settimana Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro.
L’iniziativa, denominata “Sicuramente in Bosco”, rappresenta un pilastro nell’impegno della Regione Piemonte a tutela di uno dei comparti economici e ambientali più vitali del territorio.
L’evento ha visto la partecipazione attiva di oltre cinquanta operatori, tecnici e rappresentanti di imprese, a testimonianza della crescente consapevolezza e necessità di aggiornamento costante in un ambiente lavorativo intrinsecamente complesso e rischioso.
Le dimostrazioni pratiche, condotte da istruttori forestali esperti e coordinate da Ipla e dai tecnici Spresal delle ASL piemontesi, hanno messo in campo scenari reali e simulazioni per illustrare l’uso sicuro di macchinari e attrezzature forestali, focalizzandosi sulle corrette procedure operative nei cantieri boschivi.
L’obiettivo non è stato solo fornire nozioni tecniche, ma anche promuovere una cultura della prevenzione basata sull’esperienza e l’analisi dei rischi.
La Regione Piemonte ha colto l’occasione per illustrare il corposo programma formativo finanziato dal Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027, un investimento di oltre due milioni di euro destinati a sostenere corsi di aggiornamento professionale per imprese boschive e tecnici forestali.
Questo finanziamento strategico riflette l’impegno della Regione a rafforzare le competenze del personale del settore, garantendo al contempo la sostenibilità economica delle attività forestali.
Particolare enfasi è stata posta sul ruolo cruciale della rete dei Punti Informativi Forestali, ulteriormente potenziata attraverso l’utilizzo del Punto Informativo Forestale Mobile (PIF), una risorsa itinerante che porta informazioni e consulenza direttamente nei comuni piemontesi, facilitando l’accesso a risorse e competenze per imprese, operatori, proprietari terrieri e amministrazioni locali.
L’attività forestale, come ha sottolineato l’assessore regionale alle Foreste, Marco Gallo, incarna un valore inestimabile, ma si caratterizza anche per le sue sfide intrinseche.
La sicurezza non deve essere percepita come un onere finanziario, bensì come un investimento strategico in capitale umano e in vite umane.
Formare chi opera nei boschi significa tutelare il territorio, preservare la biodiversità e sostenere l’economia delle valli.
Il Piemonte aspira a diventare un modello di eccellenza nella prevenzione e nella promozione di una cultura della sicurezza, poiché coloro che proteggono i boschi contribuiscono a proteggere l’intera comunità.
La formazione continua, l’adozione di tecnologie innovative e la condivisione di buone pratiche sono elementi imprescindibili per garantire la sostenibilità e la sicurezza del settore forestale, un patrimonio da custodire per le generazioni future.
L’evento di Roccabruna ha rappresentato un passo fondamentale in questa direzione, rafforzando l’impegno del Piemonte verso un futuro forestale più sicuro, sostenibile e prospero.







