giovedì 9 Ottobre 2025
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Piemonte

Novara, presidio per la Palestina: un grido di speranza e solidarietà.

Un’eco di speranza e di indignazione ha vibrato oggi nel cuore di Novara, con un presidio di solidarietà alla Palestina che ha animato Piazza Puccini.

Un numero stimato di cento persone, prevalentemente giovani studenti, ma anche cittadini di diverse età e provenienze, si sono riuniti per esprimere il proprio sostegno al popolo palestinese e denunciare la continua escalation del conflitto.

L’iniziativa, spontanea e partecipata, ha visto un susseguirsi di interventi, slogan e cartelli che riflettevano la complessità e la profondità della crisi umanitaria in atto.
Il coro ripetuto di “Palestina libera” e “Siamo tutti palestinesi” non era solo un grido di battaglia, ma un atto di empatia, un’affermazione di condivisione del dolore e della speranza di un futuro di pace e giustizia.
Il presidio, durato circa due ore, ha rappresentato un momento di riflessione e di sensibilizzazione.

Molti partecipanti hanno condiviso storie personali, testimonianze dirette provenienti da amici e parenti in Palestina, e analisi geopolitiche che contestualizzano il conflitto in una prospettiva storica più ampia.
Si è discusso della necessità di porre fine all’occupazione illegale, di garantire il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e di proteggere i civili inermi colpiti dai bombardamenti.

Oltre alla richiesta di un immediato cessate il fuoco, il presidio ha espresso la necessità di una profonda revisione delle politiche internazionali che contribuiscono a perpetuare il conflitto, sottolineando l’importanza del diritto internazionale e della responsabilità della comunità internazionale nel garantire la protezione dei diritti umani.
L’evento non si è limitato a una mera manifestazione di protesta.
È stato un momento di incontro, di dialogo e di condivisione di idee su come supportare concretamente la popolazione palestinese, attraverso iniziative di raccolta fondi, campagne di sensibilizzazione e azioni di advocacy.

Il desiderio di un futuro in cui la dignità umana prevalga sulla violenza e l’ingiustizia è stato il filo conduttore di un’assemblea pacifica che ha lasciato un segno tangibile nel tessuto sociale novarese, un invito a non dimenticare e a continuare a lottare per un mondo più giusto e pacifico.
La speranza, nonostante le difficoltà, è l’arma più potente.

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