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domenica 26 Ottobre 2025

Operazione Cosc: duro colpo alla pedopornografia online

Un’operazione di vasta portata, condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica (Cosc) di Torino, in collaborazione con la Procura di Torino e con il supporto di diverse sezioni operative regionali (Asti, Biella, Cuneo, Imperia, Novara, Savona, Vercelli) e il Cosc di Milano, ha inflitto un duro colpo alla diffusione online di materiale pedopornografico.
L’attività, nata nell’ambito del coordinamento nazionale per il contrasto alla pedopornografia online, ha portato all’arresto di cinque individui e alla denuncia di altrettanti, evidenziando un’infrastruttura di sfruttamento minorile distribuita su un ampio territorio.

L’indagine, caratterizzata da un’approfondita attività sotto copertura, ha permesso di identificare ventidue profili online coinvolti nella condivisione, l’archiviazione e la fruizione di contenuti illegali, rivelando la complessità e la pervasività del fenomeno.

Gli arrestati, uomini di età compresa tra i trent’anni e i sessantuno, sono accusati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, con particolare riferimento a immagini e video di violenza sessuale che coinvolgono minori, alcuni dei quali in età particolarmente tenera.

La gravità delle accuse è acuita dal fatto che uno degli arrestati è stato colto in flagranza di scambio di immagini con terzi, configurando un reato aggiuntivo di diffusione illecita.
Il sequestro di un ingente quantitativo di dispositivi informatici, tra cui computer, hard disk esterni e smartphone, rappresenta un elemento cruciale dell’operazione.
Questi dispositivi contengono una vasta gamma di dati che saranno sottoposti ad analisi forensi dettagliate per ricostruire le dinamiche delittuose, identificare ulteriori complici e recuperare potenziali vittime.
L’estrazione e l’analisi di metadati, cronologie di navigazione, comunicazioni digitali e altri elementi informatici consentirà di ricostruire le reti di diffusione, le modalità di acquisizione del materiale e, auspicabilmente, di fornire elementi utili per la protezione dei minori coinvolti.

L’operazione sottolinea la crescente sofisticazione delle tecniche utilizzate dai criminali che sfruttano la rete per perpetrare abusi sui minori e ribadisce l’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrasto a questo fenomeno odioso.
L’attività investigativa, protrattasi nel tempo e caratterizzata da un approccio multidisciplinare, mira non solo a perseguire i responsabili, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli del web e sull’importanza di segnalare qualsiasi attività sospetta.
La tutela dei minori rappresenta una priorità assoluta e la lotta alla pedopornografia online richiede un impegno costante e coordinato a livello nazionale e internazionale.

L’analisi dei dati sequestrati sarà cruciale per sviluppare strategie di prevenzione più efficaci e per proteggere i bambini dai predatori online.

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