Il Grand Hotel des Iles Borromées, con la sua cornice di eleganza e storia affacciata sul Lago Maggiore, ha fatto da prestigioso palcoscenico per l’edizione 2024 del Taste Alto Piemonte.
La manifestazione, che si è conclusa lunedì, ha rappresentato un’immersione nel cuore pulsante di un territorio vitivinicolo spesso misconosciuto, ma ricco di tradizioni e peculiarità: un viaggio attraverso le province di Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola.
Taste Alto Piemonte non è stata semplicemente una fiera enologica, ma un vero e proprio crocevia di eccellenze, con 52 aziende vitivinicole che hanno offerto un’ampia degustazione delle ultime annate provenienti da dieci denominazioni di origine controllata e garantata (DOC e DOCG).
Un’occasione irripetibile per apprezzare la complessità e la diversità dei Nebbioli autoctoni, incarnati da vini come il Boca, il Bramaterra, le Colline Novaresi, le Coste della Sesia, il Fara, il Gattinara, la Ghemme, la Lessona, lo Sizzano e le Valli Ossolane.
Ogni vino, un’espressione unica del terroir, frutto di saperi antichi tramandati di generazione in generazione e di una profonda connessione con la terra.
Quest’anno, il Taste Alto Piemonte ha voluto celebrare la ricchezza vitivinicola italiana accogliendo come ospite d’onore la denominazione Sannio DOC, regione campana che condivide con l’Alto Piemonte la passione per vini autentici e territoriali.
Un’opportunità per creare un ponte tra due realtà distinte, ma accomunate da valori di qualità, sostenibilità e rispetto delle tradizioni.
Nonostante le sfide che il settore vitivinicolo sta affrontando a livello globale, la risposta delle aziende produttrici è stata incoraggiante.
Come sottolineato da Andrea Fontana, presidente del Consorzio Nebbioli Alto Piemonte, l’impegno e la passione dei produttori si sono tradotti in un’offerta vincente, confermata anche dall’interesse crescente da parte del mercato internazionale.
La forte domanda dall’estero non è solo un segnale positivo per l’economia locale, ma anche una testimonianza del valore riconosciuto a livello globale dei vini dell’Alto Piemonte, un territorio che sta progressivamente conquistando il palcoscenico enologico mondiale.
L’evento ha quindi rappresentato una vetrina preziosa per rafforzare l’immagine del territorio e promuovere la sua offerta unica e distintiva.







