“Rifiutata proposta Lega Valle d’Aoste sul percorso tutela: basso utilizzo e necessità di informazione”

Il Consiglio Valle ha respinto la proposta presentata dal gruppo Lega Vallée d’Aoste che chiedeva alla giunta, tramite l’Usl, di informare tutti gli utenti in attesa di prestazioni specialistiche sulla possibilità di ricorrere al “percorso tutela”, semplificando e accelerando le procedure di accesso e promuovendo una campagna informativa mirata per far conoscere i vantaggi di questo percorso a tutti coloro che potrebbero usufruirne. Il voto si è concluso con 19 astensioni (Uv, Fp-Pd, Pla, Sa) e 14 voti favorevoli (Lega Vda, Rv, Fi, Pcp).”Andrea Manfrin (Lega), capogruppo, ha sottolineato che il principio fondamentale di questo percorso è garantire tempi d’attesa accettabili per le prestazioni specialistiche coinvolgendo non solo le strutture pubbliche ma anche quelle private. Tuttavia, dal 2020 ad oggi si è notato un basso utilizzo di questa opzione a causa della scarsa informazione rivolta agli utenti potenziali che spesso ignorano l’esistenza e le modalità da seguire. I dati forniti sul sito dell’Usl indicano che nei primi mesi del 2023 su circa 357 mila prestazioni effettuate, solo 751 richieste sono state presentate per accedere al percorso tutela e solamente 349 sono state accolte”.”Carlo Marzi, assessore alla Sanità, ha dichiarato: ‘Attendiamo con interesse le prossime modifiche legislative già previste a livello nazionale prima di fornire informazioni parziali. È cruciale anche comunicare i dati definitivi riguardanti i servizi sanitari offerti nel 2023 alla comunità valdostana: oltre 700 mila visite e più di 2 milioni di prestazioni laboratoriali per una popolazione leggermente superiore ai 120mila abitanti. Pertanto, anche riguardo ai percorsi tutela, è essenziale evitare false aspettative e garantire trasparenza nelle informazioni trasmesse affinché siano all’altezza delle motivazioni eccezionali che giustificano la richiesta delle prime prestazioni e visite”.