Il Parlamento italiano si appresta a scrivere la nuova pagina della storia dei cognomi. Una proposta ambiziosa, avanzata dal senatore Dario Franceschini del Partito Democratico, intende rivoluzionare il modo in cui i figli sono identificati dai genitori. L’ipotesi di riforma prevede che a ereditare il cognome siano solo i minori dalla madre, abbandonando la tradizione secondo cui finora l’erede del nome familiare è sempre stato il maschio.Per Franceschini e gli altri sostenitori della proposta, questa scelta non è solo un gesto di democrazia e parità tra i sessi, ma anche una rivendicazione per la giustizia storica. La presunta ingiustizia del secolo scorso ha lasciato tracce profonde che vanno al di là del mero simbolismo, contribuendo alla disuguaglianza sociale e culturale tra uomini e donne.La gestione dei doppioni cognomistici e la scelta per i figli fra il nome materno e quello paterno sono solo due delle complicazioni nate dalla legge attuale. Il ragionamento del parlamentare è semplice: se si vuole evitare nuove complessità, perché non prendere l’occasione di un possibile cambio per affrontare una questione storica che ha causato disuguaglianza? Ecco perchè la proposta suggerisce il cognome materno come alternativa.
Riforma dei cognomi: Dario Franceschini intende far eleggere al femminile
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