24 dicembre 2024 – 23:45
Il rinnovo delle nomine non garantisce la stabilità. I nuovi incarichi non rappresentano un’apertura illimitata. Chi commette errori sarà chiamato a rispondere, cedendo così il proprio posto ad altri. Questo è il messaggio diretto e senza mezzi termini lanciato dall’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ai direttori generali della Sanità piemontese, sia quelli già in carica che quelli appena nominati. Durante la presentazione del team avvenuta ieri, sono state espresse chiare raccomandazioni. È giunto il momento di passare dalle promesse ai fatti e per l’assessore il 2025 rappresenta l’anno in cui il settore sanitario dovrà finalmente cambiare rotta.I nomi dei direttori generali sono stati ufficializzati: Livio Tranchida confermato presso l’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo; Franca Dall’Occo nominata al Mauriziano di Torino; Valter Alpe confermato presso gli Ospedali SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria; Stefano Scarpetta nuovo direttore generale al Maggiore della Carità di Novara; Davide Minniti confermato presso il San Luigi Gonzaga di Orbassano; infine Thomas Schael nominato commissario alla Città della Salute di Torino.Le priorità saranno la gestione finanziaria accurata, l’ottimizzazione delle liste d’attesa e la trasparenza nell’esposizione degli orari disponibili per le prenotazioni: chi non rispetterà tali criteri non potrà più ricoprire la carica di direttore. Inoltre, si punterà sulla mobilità sanitaria, ossia sull’attrazione di pazienti provenienti da altre regioni.Il monitoraggio dell’andamento sarà rigoroso e mirato al raggiungimento degli obiettivi prefissati: saranno organizzati incontri settimanali e mensili per valutare le performance. Inoltre, verrà istituita una sala controllo situata al 24º piano del Grattacielo Piemonte, dotata di un pannello digitale per monitorare i dati forniti dalle ASL e dagli ospedali.Particolarmente interessante è il ruolo affidato a Thomas Schael presso la Città della Salute di Torino, contestato fino all’ultimo da alcuni settori accademici. Il suo compito sarà quello di favorire una maggiore collaborazione tra le varie componenti aziendali – medica ed universitaria – promuovere la ricerca scientifica, seguire lo sviluppo del futuro Parco della Salute e garantire un bilancio equilibrato.