Rinvio al 2027 del Meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere proposto dalla Commissione Europea: le implicazioni e le reazioni.

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La proposta della Commissione Europea di posticipare al 2027 l’attuazione del Meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere (Cbam) e di esentare i piccoli importatori di merci dai suoi vincoli è stata presentata come parte del pacchetto legislativo in arrivo mercoledì. Questo fa parte degli sforzi per semplificare e rendere più efficace la cosiddetta carbon tax, che mira a ridurre le emissioni di gas serra nel settore industriale. L’introduzione del Cbam è stata accolta con opinioni contrastanti, con alcuni paesi che lo vedono come un modo per proteggere le industrie europee dall’importazione di beni prodotti in paesi con standard ambientali più bassi, mentre altri temono possibili ripercussioni sul commercio internazionale. Il rinvio dell’attuazione potrebbe dare più tempo alle imprese per adeguarsi e potenzialmente ridurre l’impatto sulle economie più fragili. Resta da vedere come questa proposta verrà accolto dai vari attori coinvolti e quali saranno le conseguenze a lungo termine sulla politica ambientale e commerciale dell’Unione Europea.

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