Riscoperta del passato: il dialogo tra presenza e assenza nella memoria di Costanza Quatriglio

La regista siciliana Costanza Quatriglio si è immersa fin dentro la memoria del padre scomparso, portando alla luce un universo di conoscenza e emozioni che si intrecciano in un intenso dialogo tra presenza e assenza. Il viaggio sentimentale inizia nella casa dove è cresciuta, trasformata ora in un luogo carico di storia e cultura, grazie all’archivio di Giuseppe Quatriglio, giornalista e scrittore di rilievo. Fotografie, bobine 8mm, registrazioni sonore raccontano una vita vissuta intensamente tra Palermo e la Sicilia, punti di osservazione del mondo per il padre della regista.Il lavoro di archivio diventa un’opera di ri-scoperta personale e collettiva, che rivela dettagli sorprendenti sulla meticolosità e l’attenzione con cui il padre catalogava ogni cosa. Le immagini di Carlo Levi, i ricordi di Jean Paul Sartre, le amicizie con Leonardo Sciascia e gli incontri con personalità come Anna Magnani o Cary Grant si mescolano a episodi storici come il terremoto del Belice o il muro di Berlino.Costanza Quatriglio non solo ha riscoperto la multimedialità ante litteram del padre, ma ha anche trovato nuovi spunti creativi per il suo futuro artistico. Dopo successi come “L’isola” presentato a Cannes nel 2003 e altri film acclamati come “Con il fiato sospeso” e “Terramatta”, la regista progetta nuove storie di finzione che potrebbero includere una toccante storia d’amore.

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