Rivelazioni sorprendenti su mia madre, Alessandra Mussolini, che svelano una nuova prospettiva sulla sua vita controversa.

23 gennaio 2024 – 19:45

Nuova autrice esordisce con successo nel misterioso romanzo “L’ombra del destino”, coinvolgendo i lettori in un’emozionante avventura familiare.

Nel lontano 1957, nel salone di un hotel a Rocca di Papa, risuona il suono di un pianoforte. E in quel momento, due sguardi si incrociano: da una parte c’è Maria Scicolone, appena diciannovenne, dall’altra Romano Mussolini, figlio del celebre Benito e talentuoso musicista jazz. È proprio da questo incontro che Alessandra Mussolini parte per scrivere il suo primo libro come scrittrice: “Il gioco del buio”, in uscita il 24 gennaio (ed. Minerva, pp. 240 – 19,00 euro). In un’intervista all’ANSA, Alessandra racconta che ha dedicato tempo ed energie per scrivere e riscrivere il libro molte volte usando carta e penna. Il risultato è diventato un omaggio alla storia e al coraggio di sua madre.Nel libro, Alessandra ha cercato di mettere insieme i pezzi della sua famiglia, racconti e dinamiche che non riusciva a comprendere completamente. Da bambina insieme a sua sorella Elisabetta ha vissuto situazioni confuse senza capire appieno cosa stesse accadendo attorno a loro. Si chiedeva perché sua madre improvvisamente smise di chiamare la nonna “mamma”. E poi c’erano le litigate familiari: fino ad una certa età pensava che fosse normale comportarsi così in tutte le famiglie. Nei libri pubblicati negli ultimi anni e anche nelle fiction sulla vita di sua madre, non erano presenti né le verità né gli aspetti più crudi della storia. Con questo libro, Alessandra ha voluto donare alla sua famiglia una parte di sé che aveva tenuto nascosta e che temeva affrontare. Questo libro rappresenta l’aspetto più privato e intimo di una famiglia pubblica su cui tanto si è detto, ma eccetto questo, non si parla di politica né vengono menzionati personaggi famosi come il Duce o Sofia.Il libro si svolge sullo sfondo dell’Italia degli anni ’60 e ’70, nella celebre casa di via Villa Ada. Al centro della storia ci sono Maria, una ragazza dolce e paziente, e sua madre Romilda Villani, una donna forte ed impetuosa che ha costruito tutto insieme a sua figlia Sofia e ora cerca di distruggere tutto (e anche se stessa) con Maria. Il rapporto tra madre e figlia diventa sempre più difficile dopo l’incontro con Romano Mussolini e il matrimonio molto discusso a Predappio nel 1962. Solo la suocera Rachele, con la sua vita contadina, sembra essere un’oasi di pace in mezzo a tutto questo.Romano Mussolini era una persona aperta, un artista e un donnaiolo. A causa della sua assenza costante durante la crescita di Alessandra e Elisabetta, sono state loro due ad inventare un gioco chiamato “il gioco del buio”, dove lui doveva trovarle nel corridoio con gli occhi chiusi. Anche se i tradimenti fanno male, quelli del marito non hanno segnato Maria come quelli commessi dalla madre verso la figlia.Questi tradimenti inconfessabili hanno portato Maria sull’orlo di un precipizio per un attimo. Nel libro, Alessandra non esprime giudizi ma racconta ciò che è accaduto. Alla fine, sua nonna, che ha amato e ama ancora moltissimo, non ha mai avuto veramente un marito. Riccardo Scicolone era sostanzialmente sposato con un’altra donna. Forse il matrimonio della figlia è stato uno shock per lei. A volte una madre può vedere nel proprio figlio quasi una vittima. Il vero tradimento è la rottura del rapporto tra madre e figlia.Maria, però, riesce a riprendere in mano la sua vita. Si prende cura delle sue due bambine da sola, senza un marito (fu tra le prime a chiedere il divorzio appena entrata in vigore la legge) né una famiglia su cui fare affidamento, e si mette a lavorare creando la sua linea di borse. La storia di Maria rappresenta ancora oggi un esempio di indipendenza economica come via per liberare le donne da situazioni opprimenti

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