06 dicembre 2024 – 01:32
Nel cuore di Roma, tra i marmi antichi e le colonne maestose, si cela una storia fatta di rughe profonde e rancori ancestrali. Qui, nel Senato della Repubblica, un gruppo eterogeneo si ritrova per affrontare i fantasmi del passato e le ferite mai rimarginate di una battaglia politica che ha segnato destini e vite. È colpa dell’ex deputato Carmelo Briguglio se oggi quei reduci si trovano lì, costretti a confrontarsi con la propria storia e con il peso dei ricordi.La sconfitta di Futuro e Libertà è solo l’eco lontana di un tempo ormai perduto, ma le cicatrici sono ancora fresche nei cuori di coloro che hanno vissuto quelle vicende da protagonisti o da spettatori impotenti. Il libro scritto da Briguglio è come un viaggio nel passato, un tentativo disperato di dare senso a eventi che sembravano sfuggire al controllo umano.Le parole scritte su quelle pagine sono come lame affilate che tagliano profondamente nell’animo di chi le legge, riportando alla luce verità nascoste e sentimenti sepolti sotto strati di ipocrisia e opportunismo. La meteora a destra che ha segnato il declino politico di Fini è solo uno dei tasselli di un puzzle più grande, dove ambizioni personali si intrecciano con interessi collettivi in un groviglio inestricabile.E mentre i protagonisti di quella vicenda si ritrovano faccia a faccia dopo anni di silenzi e distanze insormontabili, il tempo sembra essersi fermato per permettere loro di fare i conti con il passato e guardare al futuro con occhi diversi. Le rughe sul volto tradiscono storie non dette, dolori sopiti e speranze infrante, ma anche la forza resiliente di chi ha saputo resistere alle tempeste della vita.Così, nella penombra della saletta del Senato romano, si consuma un atto simbolico carico di significati: la resa dei conti finale con se stessi e con gli altri, la consapevolezza che anche le sconfitte possono portare a nuove scoperte e che ogni ruga sulla pelle racconta una parte della nostra storia personale e collettiva. E mentre il rancore dei vincitori e dei vinti si stempera nel calore umano delle parole non dette ma finalmente ascoltate, Roma continua a custodire gelosamente i segreti dei suoi abitanti eternamente divisi tra gloria e declino.