Con un gesto simbolico, mons.
Rino Fisichella, figura chiave del Dicastero per l’Evangelizzazione e artefice dell’organizzazione del Giubileo, ha inaugurato “100 Presepi in Vaticano”, un evento di portata internazionale che trasforma Piazza San Pietro in un vibrante crocevia di culture e tradizioni.
Giunto all’ottava edizione, il presepe non è mera rappresentazione religiosa, ma un potente veicolo di dialogo interculturale, un ponte che unisce popoli e continenti.
Quest’anno, la mostra ospita un numero eccezionale di opere – ben 132 – provenienti da ben 23 nazioni, testimonianza di un’espressione artistica globale che abbraccia l’Europa, con la partecipazione di Italia, Francia, Croazia, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Romania, Svizzera, e si estende a realtà geografiche lontane come Stati Uniti, Perù, Eritrea, Corea, Venezuela, Taiwan, Brasile, Giappone, Filippine, Indonesia, Paraguay, India.
La presenza delle ambasciate presso la Santa Sede rafforza il significato diplomatico e culturale dell’iniziativa, promuovendo attivamente l’evento nei rispettivi paesi di origine.
Lungi dalla canonicità, i presepi esposti sfidano le convenzioni, abbracciando una straordinaria varietà di materiali e tecniche artistiche.
Dalla delicatezza della carta giapponese alla lucentezza della seta, dalla malleabilità della resina alla leggerezza del polistirolo, dalla calore della lana alla rusticité della fibra di cocco e banana, fino alla trasparenza del vetro, ogni opera è un inno alla creatività e all’ingegno umano.
Particolarmente degni di nota sono i presepi che trascendono i confini del sacro, integrando elementi inaspettati nel linguaggio artistico: un presepe scolpito all’interno di un bottale da conceria, un’altra riproduzione ambientata sulla facciata di un autobus Atac.
Accanto a queste reinterpretazioni audaci, si trovano opere di grandi dimensioni, come un presepe che evoca una Roma perduta nel tempo e suggestivi presepi meccanici, che animano la narrazione della Natività.
Il tradizionale presepe messicano, con le sue vibranti simbologie e colori, promette di catturare l’attenzione dei visitatori.
L’iniziativa si configura come un’esperienza culturale accessibile a tutti, con ingresso libero e senza necessità di prenotazione, prolungandosi fino al 8 gennaio 2026.
L’illuminazione scenografica realizzata da Urban Vision Group, official supporter del Giubileo 2025, adorna l’ingresso con un’atmosfera suggestiva, esaltando la bellezza delle opere esposte e amplificando il significato profondo di un evento che celebra la fede, l’arte e l’incontro tra culture.
La mostra non è solo una vetrina di presepi, ma un invito al dialogo, alla riflessione e alla condivisione di valori universali.






