venerdì 1 Agosto 2025
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Acquario Eur: Eur Spa chiarisce ruoli e responsabilità

Eur Spa, società partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (90%) e da Roma Capitale (10%), chiarisce la complessa situazione relativa alla realizzazione dell’Acquario dell’Eur, un progetto che, nonostante le ambizioni iniziali, si è arenato in un prolungato stato di incompiutezza.

La società, in risposta alle recenti cronache e per garantire una trasparenza nei confronti degli stakeholder, intende definire con precisione i ruoli e le responsabilità in questo delicato scenario urbanistico ed economico.
Il terreno su cui si sviluppa il progetto è di proprietà di Eur Spa, ma nel 2008 è stato concesso in gestione a Mare Nostrum Romae Srl, società incaricata della progettazione, della realizzazione e della gestione dell’intera struttura, inclusi gli interventi di riqualificazione del Laghetto e del Teatro Verde, nonché il ripristino della piena funzionalità idrica.
Si tratta di un rapporto di concessione, formalizzato con un accordo approvato nel 2006 dal Comune di Roma, che prevedeva la realizzazione del Museo Marino Mediterraneo.

Eur Spa sottolinea con fermezza che le difficoltà incontrate da Mare Nostrum Romae Srl, di natura tecnica e finanziaria, ricadono esclusivamente sulla sfera di responsabilità della concessionaria.

La società madre si è mantenuta estranea alle scelte operative e gestionali, limitandosi a concedere l’area e a vigilare sul rispetto degli obblighi contrattuali.
La vicenda ha assunto una nuova, rilevante piega con la sentenza del Tribunale di Roma del 25 giugno 2025, che ha dato ragione a Eur Spa, accogliendo integralmente le richieste di risarcimento danni derivanti dai ritardi accumulati nel corso degli anni.

La sentenza ha attribuito a Mare Nostrum Romae Srl ogni responsabilità e ha condannato la società al pagamento di penali contrattuali che, al momento, superano i 25 milioni di euro, cifre che testimoniano l’entità del contenzioso.
In considerazione di questo inadempimento persistente e alla luce della sentenza sfavorevole, il Consiglio di Amministrazione di Eur Spa ha deliberato, in via precauzionale, la risoluzione del Contratto di concessione-convenzione del 16 febbraio 2006 e dei successivi atti integrativi.
Si tratta di un atto formale che apre la strada al rientro dell’area nel patrimonio pubblico, con l’obiettivo di avviare una fase di pianificazione e di ricerca di soluzioni che possano garantire la realizzazione del progetto e la valorizzazione del territorio.

Eur Spa si impegna a intraprendere, nei prossimi giorni, interlocuzioni finalizzate a trovare una soluzione conciliativa che possa definire i rapporti pendenti, tutelando gli interessi degli azionisti pubblici, il Comune di Roma e la collettività, e riaffrontando con rinnovato slancio la sfida di creare un’attrazione turistica e culturale di eccellenza nell’area dell’Eur.

L’intenzione è quella di recuperare un’opportunità di sviluppo, superando le difficoltà del passato e guardando al futuro con un approccio responsabile e orientato al bene comune.

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