Vent’anni.
Due decenni di evoluzione che hanno consacrato Ares 118 come pilastro imprescindibile del sistema sanitario laziale.
Nata nel 2004 come audace iniziativa regionale, la prima struttura pubblica italiana interamente dedicata all’emergenza sanitaria, Ares 118 ha superato l’essere un semplice servizio per configurarsi come un vero e proprio ecosistema di risposta all’urgenza, un punto di riferimento per la comunità e un modello di efficienza operativa.
Il percorso compiuto è testimoniato da numeri significativi, che delineano una crescita costante e un impegno ininterrotto.
Nel solo 2024, l’organizzazione ha gestito 502.385 interventi di soccorso, un incremento tangibile rispetto agli anni precedenti, e ha totalizzato 597.260 missioni complessive.
Questa mole di lavoro, orchestrata dalle centrali operative di Roma, Lazio Sud e Lazio Nord, riflette la crescente domanda di servizi di emergenza e l’aumentata consapevolezza della popolazione riguardo all’importanza di un sistema sanitario efficiente e reattivo.
L’analisi dei casi rivela un quadro demografico rilevante: oltre l’88% degli interventi richiede una valutazione complessa, sottolineando la necessità di personale altamente specializzato e di protocolli rigorosi.
La prevalenza di pazienti anziani (circa il 50% ha più di sessant’anni) evidenzia il ruolo cruciale di Ares 118 nel supportare la popolazione più vulnerabile, esposta a patologie croniche e a situazioni di fragilità.
L’evoluzione di Ares 118 non si è limitata all’ottimizzazione dei servizi di soccorso primari.
L’organizzazione ha saputo anticipare le esigenze emergenti, sviluppando nuove competenze e ampliando il proprio raggio d’azione.
L’implementazione del trasporto di sangue e organi, l’assistenza Ecmo (ossigenazione extracorporea a membrana), l’attivazione del numero unico di emergenza 116117 per eventi in mare e l’assistenza neonatale, rappresentano un investimento strategico nel futuro della sanità regionale, trasformando Ares 118 da un’entità focalizzata sul soccorso immediato a un fornitore di servizi trasversali a supporto dell’intero sistema sanitario.
Il recente evento “Presente e Futuro dell’Emergenza Urgenza”, tenutosi a Roma, ha rappresentato un’occasione significativa per celebrare i risultati raggiunti e per delineare le sfide future.
La presenza di figure istituzionali di rilievo, come il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il prefetto di Roma Lamberto Giannini, testimonia il valore riconosciuto a livello regionale e nazionale.
Le dichiarazioni del presidente Rocca hanno sottolineato l’importanza di Ares 118 come “colonna portante della sanità pubblica”, evidenziando l’impegno della Regione nel rafforzare organici, mezzi e tecnologie, per rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più complessa.
Il direttore generale di Ares 118, Narciso Mostarda, ha descritto l’organizzazione come una “rete viva” che unisce istituzioni, territori e cittadini, sottolineando l’importanza dell’innovazione tecnologica, della formazione continua e della prossimità al territorio.
L’internalizzazione progressiva dei mezzi di soccorso e l’assunzione di nuove risorse rappresentano un investimento fondamentale per garantire la sostenibilità e l’efficacia del servizio nel lungo periodo.
In definitiva, Ares 118 incarna un modello di eccellenza nel campo dell’emergenza-urgenza, un esempio di come un servizio pubblico possa evolversi, adattarsi e rispondere alle sfide del futuro, rimanendo al servizio della comunità e garantendo una risposta tempestiva, sicura e umana nei momenti di maggiore bisogno.
Il suo percorso dimostra come l’innovazione, la formazione continua e il costante impegno del personale siano elementi imprescindibili per garantire la salute e il benessere della popolazione.