La balbuzie, lungi dall’essere una mera disfunzione del linguaggio, si configura spesso come un catalizzatore di pressioni psicologiche, amplificata da una società che esige performance linguistiche impeccabili.
Questa ricerca incessante della perfezione trasforma imperfezioni naturali in fonte di angoscia e auto-censura, oscurando la peculiarità intrinseca di chi balbetta.
Come ha sapientemente sottolineato Paolo Bonolis, l’essenziale risiede nel messaggio trasmesso, non nella sua modalità di espressione.
L’esperienza personale di Bonolis, unendo la sua voce a quella di figure storiche e contemporanee – dal sovrano britannico ad attori e giornalisti di successo – demolisce l’idea che la balbuzie sia un ostacolo insormontabile.
Anzi, in un’epoca dominata dalla velocità e dall’istantaneità, la pausa, l’articolazione lenta e ponderata che caratterizzano il discorso di chi balbetta, possono rappresentare un dono, un’opportunità per un ascolto più profondo e significativo.
L’evento organizzato dalla Regione Lazio, con il supporto di associazioni come Lea, Psicodizione, Balbuzie e Comunicazione e Donna Donna onlus, si propone di offrire a ragazzi e adolescenti affetti da balbuzie uno spazio di accettazione e di empowerment.
L’obiettivo non è solo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche di promuovere un approccio legislativo innovativo.
La Regione Lazio si appresta infatti a diventare la prima in Italia a introdurre una legge dedicata alla balbuzie, un atto che coinvolgerà operatori sanitari, associazioni e, soprattutto, le persone che vivono quotidianamente questa condizione.
Questa legislazione mira a destrutturare i pregiudizi culturali che spesso alimentano l’isolamento sociale e l’autostima fragile di chi balbetta.
La balbuzie, infatti, non si esaurisce in una difficoltà articolatoria; può generare problematiche emotive, sociali e scolastiche che richiedono un intervento olistico, che comprenda supporto psicologico, riabilitazione logopedica e, soprattutto, un ambiente inclusivo e accogliente.
L’iniziativa regionale rappresenta un passo avanti significativo verso una maggiore comprensione e un supporto concreto per chi vive con la balbuzie, riconoscendola non come un deficit, ma come una variante nella ricchezza della comunicazione umana.






