martedì 23 Settembre 2025
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Bonifica Lazio: 39 Comuni per Risanare Siti Contaminati

Trentanove Comuni laziali hanno risposto all’avviso pubblico lanciato a luglio dalla Direzione Ciclo dei Rifiuti, dimostrando una forte volontà di affrontare una sfida ambientale complessa e spesso trascurata: la bonifica di siti dismessi contaminati da rifiuti pericolosi.
L’iniziativa, sostenuta da un contributo complessivo di 500.000 euro per ciascun ente aderente, si propone di mitigare gli impatti negativi derivanti da pratiche di gestione dei rifiuti obsolete e non conformi alle normative attuali.

L’intervento si concentra sulla rimozione e lo smaltimento di rifiuti combusti di natura pericolosa, materiali che presentano un rischio particolarmente elevato per la salute umana e per l’integrità degli ecosistemi.
La pericolosità di questi scarti risiede non solo nella loro composizione chimica, spesso caratterizzata da sostanze tossiche, infiammabili o corrosive, ma anche nel potenziale di contaminazione del suolo, delle acque sotterranee e dell’aria.
La presenza di tali rifiuti in aree abbandonate può innescare catene di degrado ambientale a lungo termine, compromettendo la fruibilità del territorio e pregiudicando le attività economiche locali.
La successiva elaborazione di una graduatoria, basata sulla valutazione approfondita dei progetti presentati e in relazione alla disponibilità delle risorse finanziarie, determinerà l’assegnazione dei contributi.

I criteri di valutazione, presuntamente definiti nel bando, saranno orientati a premiare le soluzioni più innovative ed efficienti, quelle che garantiscono la massima efficacia nella bonifica e che minimizzano l’impatto ambientale delle operazioni di rimozione e smaltimento.
“La risposta dei Comuni è estremamente incoraggiante e testimonia l’impegno crescente delle amministrazioni locali nella tutela dell’ambiente,” sottolinea l’Assessore al Ciclo dei Rifiuti, Fabrizio Ghera.

“Questo segnale positivo conferma la direzione strategica intrapresa dalla Regione Lazio, che si propone di rafforzare il supporto alle attività di risanamento ambientale e di promuovere una gestione più responsabile dei rifiuti pericolosi.

Affrontare questa sfida richiede una collaborazione sinergica tra istituzioni, enti locali e operatori del settore, al fine di definire strategie di lungo periodo e di garantire la sostenibilità degli interventi.
“L’iniziativa rappresenta un passo importante verso la riqualificazione di aree degradate e il recupero di un patrimonio ambientale spesso dimenticato, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a preservare le risorse naturali per le generazioni future.
La sfida, tuttavia, è complessa e richiederà un impegno costante e un investimento continuo in competenze, tecnologie e risorse finanziarie.
L’efficacia del programma dipenderà dalla capacità di monitorare i risultati ottenuti e di apportare eventuali correzioni di rotta, al fine di massimizzare l’impatto positivo sulla salute dell’ambiente e sulla comunità.

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