La chiusura delle celebrazioni per il 211° anniversario dell’Arma dei Carabinieri, svoltasi a Roma, ha lasciato un’eco di coinvolgimento e scoperta che ha travalicato la semplice commemorazione storica. Un evento di tre giorni, incentrato sul racconto dell’Istituzione e sul suo legame con la collettività, ha visto oltre cinquantamila persone immergersi in un universo di competenze, tecnologie all’avanguardia e impegno sociale. La suggestiva esibizione finale della Fanfara del 4° Reggimento a Cavallo dalla terrazza del Pincio, con la luce del tramonto a fare da sfondo, ha rappresentato un momento di intensa emozione e simbolismo, siglando la conclusione di un percorso di apertura e dialogo.L’evento ha superato il format tradizionale di una festa istituzionale, trasformandosi in un vero e proprio “Villaggio dell’Arma”, un luogo di apprendimento interattivo e di esperienza diretta. Le dimostrazioni pratiche, curate nei minimi dettagli, hanno offerto al pubblico di tutte le età un’occasione unica per comprendere meglio il ruolo poliedrico dei Carabinieri nella società italiana. I bambini, affascinati, hanno avuto modo di avvicinare il mondo equestre, partecipando a semplici lezioni di equitazione e scoprendo l’arte della ferratura, guidati da istruttori esperti.Il connubio tra tradizione e innovazione è stato un tema ricorrente. Il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RaCIS) ha presentato un avanzato software di simulazione forense, accessibile tramite visori 3D, offrendo una prospettiva immersiva sulle indagini complesse. Il Nucleo Operativo Antifalsificazione Monetaria ha svelato i segreti per individuare banconote contraffatte, utilizzando la tecnologia ultravioletta, mentre il Nucleo Subacquei ha allestito una vasca didattica, consentendo a grandi e piccoli di sperimentare le operazioni di recupero sommerso attraverso un robot telecomandato.Un ruolo centrale è stato dedicato alla sensibilizzazione sui temi cruciali della sicurezza e della salute pubblica. “Saetta”, il cane robot, ha simulato realisticamente l’intervento delle Squadre Speciali (API) in scenari di disinnesco ordigni esplosivi, mentre i militari della Radiomobile hanno offerto un’esperienza diretta delle conseguenze dell’alterazione psicofisica, attraverso occhiali che simulano gli effetti di alcol e droghe, un monito forte contro i pericoli della guida in stato alterato. In collaborazione con l’Automobile Club d’Italia (ACI), una simulazione di guida a 360° tramite visore VR ha permesso di sperimentare in prima persona le difficoltà di mantenere il controllo del veicolo in situazioni estreme. L’attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità ambientale ha trovato spazio in un talk dedicato alla tutela del territorio, con la partecipazione di Elena Zang, chef e foodblogger italo-cinese, che ha condiviso la sua esperienza personale e professionale, sottolineando il valore del cibo come ponte culturale e strumento di educazione ambientale. L’evento ha concluso il suo percorso offrendo un’immagine dinamica e proiettata verso il futuro dell’Arma, un corpo non solo custode dell’ordine pubblico, ma anche promotore di valori condivisi, pronto a fornire supporto, ascolto e un sorriso a ogni cittadino.