La carenza di risorse immediatamente disponibili si manifesta in modo allarmante, rivelando una profonda lacuna nell’infrastruttura di supporto. L’assenza di un defibrillatore, dispositivo salvavita imprescindibile in situazioni di emergenza cardiovascolare, costituisce la prima e più evidente falla. Ma l’inconveniente non si esaurisce in questa singola omissione.L’impossibilità di accedere alla cartella clinica della paziente, un documento fondamentale che racchiude la storia medica pregressa, eventuali allergie, terapie in corso e patologie concomitanti, compromette seriamente la capacità di erogare un’assistenza personalizzata e sicura. Senza queste informazioni vitali, il personale medico è costretto a operare in condizioni di profonda incertezza, aumentando esponenzialmente il rischio di errori diagnostici o terapeutici.L’assenza di un archivio delle attività svolte su altri pazienti, un registro dettagliato delle procedure, dei trattamenti e delle osservazioni cliniche, esclude la possibilità di apprendere da esperienze pregresse e di applicare le migliori pratiche cliniche. Questo vuoto informativo impedisce una valutazione comparativa dei risultati, ostacola l’identificazione di schemi ricorrenti e limita la possibilità di perfezionare i protocolli di intervento. La situazione evidenzia una carenza strutturale che va al di là della semplice mancanza di attrezzature. Riflette un deficit nella pianificazione e nell’organizzazione, un’inadeguatezza che incide direttamente sulla sicurezza del paziente e sull’efficacia dell’assistenza. La mancanza di un sistema di gestione delle informazioni cliniche efficiente non solo ostacola il flusso di conoscenza, ma può anche compromettere la continuità delle cure, rendendo difficile la trasmissione di informazioni cruciali tra i diversi operatori sanitari coinvolti.La conseguente perdita di informazioni rappresenta una barriera significativa all’applicazione di un approccio di medicina basato sull’evidenza, in cui le decisioni cliniche sono guidate dai dati e dalla ricerca scientifica. Inoltre, l’assenza di un adeguato sistema di documentazione rende difficoltoso il monitoraggio della qualità dell’assistenza erogata, limitando la possibilità di individuare aree di miglioramento e di implementare strategie di ottimizzazione.Questa carenza si traduce in una sfida cruciale per l’etica professionale, poiché i medici si trovano ad operare in condizioni che compromettono la loro capacità di fornire la migliore assistenza possibile. È imperativo che si adottino misure urgenti per colmare queste lacune, investendo in risorse umane, infrastrutture tecnologiche e protocolli di gestione delle informazioni cliniche, al fine di garantire un ambiente di cura sicuro, efficiente e centrato sul paziente. La priorità deve essere la sicurezza, la qualità e la continuità dell’assistenza, basate su dati concreti e sull’esperienza condivisa.
Carenza di risorse: un rischio per la sicurezza del paziente.
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