mercoledì 30 Luglio 2025
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Carta Bianca: Scoperta frode fiscale da 50 milioni nel Triangolo della Sedia

Un’operazione complessa e articolata, denominata “Carta Bianca”, condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Udine, ha portato alla denuncia di quattordici cittadini cinesi indagati per evasione fiscale di notevoli proporzioni, pari a 50 milioni di euro, con un danno all’Erario stimato in 11 milioni di euro di IVA non versata.

L’indagine, nata da un’attenta analisi di flussi finanziari sospetti emersi dal cuore pulsante del “Triangolo della Sedia” di Manzano, un distretto industriale di primaria importanza per la produzione di mobili imbottiti, ha rivelato una sofisticata rete di frodi fiscale.
La struttura fraudolenta si basava sulla creazione di sei società fittizie, vere e proprie “cartiere”, intestate a prestanomi privi di risorse finanziarie, dislocate strategicamente in diverse regioni italiane.
Queste imprese, prive di una reale attività economica, emettevano e utilizzavano fatture per operazioni inesistenti, mascherando così illecitamente movimentazioni finanziarie.

Il meccanismo, accuratamente pianificato, consentiva di sottrarre ingenti somme di denaro al controllo fiscale, sfruttando la complessità del sistema economico e l’integrazione globale dei mercati.

Le indagini, inizialmente focalizzate sull’area del Triangolo della Sedia, si sono estese ben oltre i confini regionali.
Grazie a un’analisi meticolosa dei dati e a una cooperazione interistituzionale particolarmente efficace, la Guardia di Finanza ha trasmesso comunicazioni di notizia di reato alle autorità giudiziarie di Torino, Milano, Firenze, Lecco, Treviso e Roma, coinvolgendo i responsabili delle cartiere e segnalando per ulteriori accertamenti fiscali un centinaio di utilizzatori delle false fatture.
Questi ultimi, a loro volta, avrebbero beneficiato dell’evasione fiscale, contribuendo alla sofisticazione del sistema criminale.
L’attenzione si è quindi spostata dall’identificazione dei meri esecutori materiale alla ricerca degli artefici e dei beneficiari finali dell’inganno, un aspetto cruciale per disarticolare completamente la rete.

Il Gip di Udine ha disposto due provvedimenti di sequestro preventivo, per un valore complessivo di 975.000 euro, nei confronti di quattro individui, identificati come amministratori legali e di fatto di laboratori di tappezzeria operanti nel distretto industriale.

Questo ha permesso di bloccare disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per un valore superiore a 600.000 euro, con l’obiettivo di garantire il recupero delle risorse evase e prevenire ulteriori dissipazioni.
L’operazione “Carta Bianca” rappresenta un esempio di come l’evoluzione delle tecniche di frode fiscale richieda una risposta investigativa sempre più sofisticata e coordinata, capace di superare i confini territoriali e di colpire con precisione i responsabili, indipendentemente dalla loro posizione e dalle loro strategie di occultamento.
La ricostruzione dei flussi finanziari e l’analisi della rete di relazioni interposte si sono rivelati elementi chiave per l’efficacia dell’azione di contrasto all’evasione fiscale.

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